Grillo furibondo (con Casalino?) per la fuga di notizie sul vertice M5S a Bibbiona. Non si fa più

26 Feb 2021 17:13 - di Federica Argento
Grillo vertice M5S

Grillo dà spettacolo, non cambia mai. Del resto, ai suoi proseliti rimane solo questo, lo spettacolo che danno ogni giorno. E’ rabbioso Grillo. Doveva esserci un summit domenica per decidere il futuro del Movimento.  Ma anche no. Vi avrebbe preso parte, con ogni probabilità, anche l’ex premier Giuseppe Conte oltre allo stato maggiore dei 5 Stelle: da Luigi Di Maio a Roberto Fico, passando per il capo politico reggente Vito Crimi e altri volti noti del Movimento. Avrebbe dovuto, forse, essere l’incoronazione di Conte leader del M5S. Ma il vertice grillino a Marina di Bibbona, nella casa del garante M5S Beppe Grillo, a quanto apprende l’Adnkronos rischia ora di saltare.

La causa sarebbe la rabbia del fondatore del Movimento, che alcuni beninformati descrivono su tutte le furie per la fuga di notizie. Non lo doveva sapere nessuno. L’idea dei cronisti assiepati fuori dai cancelli, le telecamere e i fotografi su mezzi di fortuna per avere qualche scatto lo stanno facendo desistere. Il vertice potrebbe essere rinviato e, soprattutto, tenersi qualche giorno più in là per essere ‘silenziato’.

Un’altra “Casalinata”?

Per manifestare la sua contrarietà ha scomodato  addirittura il filosofo Ludwig Wittgenstein  : “Di ciò di cui non si può parlare si deve tacere “, è  il post pubblicato su Twitter. La domanda è: chi ha spifferato questa notizia “sconvolgente” che evidentemente Grillo considera il quarto segreto di Fatima? Il malizioso Affaritaliani adombra l’idea che il “colpevole” possa essere Rocco Casalino, l’ex portavoce dell’ex premier. Giovedì, durante la trasmissione televisiva di La7 Piazza Pulita, era ospite in studio da Corrado Formigli. E nella sua incontinenza verbale di questi giorni che lo vedono ovunque a promuovere il suo libro, a domanda precisa Casalino ha risposto: di “Non essere in grado di confermare” la notizia di un vertice a Bibbona con Giuseppe Conte. Diciamo che la citazione filosofica di Grillo arrivata in successione calzerebbe a pennello all’uscita di Casalino: “Di ciò di cui non si può parlare si deve tacere (Ludwig Wittgenstein)”. Casalino parla troppo….

“Parla troppo”: il precedente

Affariitaliani non è troppo lontano dalla verità, già in passato Grillo ha espresso perplessità sulla “tempestività” di Casalino:  indignò  il lancio di agenzia dell’Adnkronos, secondo cui il garante pentastellato avrebbe approvato la linea indicata dal reggente Vito Crimi: no a un governo tecnico, pieno sostegno a Giuseppe Conte. L’agenza non è stata smentita dal comico genovese ma, stando a quanto appreso e riportato da Il Foglio, chi gli sta vicino avrebbe raccontato la rabbia di Grillo: “Ho detto che non volevo parlare, se ho qualcosa da dire faccio un post sul mio blog”. Era stata una “casalinata”. Il vizio ce l’ha, insomma.

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