Il Cts cambia pelle: sarà più snello. Stop alle risse tra virologi in tv e ai messaggi contrastanti
Basta con ordini e contrordini del Cts. Con le risse in tv tra virologi. Anche il Cts e il ruolo deegli esperti dovrà cambiare e aggiornarsi all’arrivo di Draghi. Dopo i fasti di Conte, il comitato di consulenti tecnici declina modalità e scelte al nuovo esecutivo, che prevede un numero ridotto di componenti e una linea di comunicazione unitaria. Modifiche dettate dalla necessità di evitare smentite e contrapposizioni che hanno funestato la gestione del virus durante il Conte bis e il caos dell’emergenza sanitaria che ha segnato il passo del governo giallorosso.
Il Cts cambia pelle: il commento di Giorgia Meloni
Dunque, il raggio d’azione resta lo stesso: ma al suo interno interverrà un organismo più snello e, ci si augura, più conforme alla situazione che richiede risposte precise ed efficaci su contagi. Chiusure e riaperture delle attività. Un cambio di passo richiesto, ancora ieri, dalla leader di Fdi, Giorgia Meloni. La quale, ospite di Mario Giordano a Fuori dal coro, ancora ieri sera è tornata a chiedere «trasparenza sugli atti del Cts». Augurandosi che, «con l’era Draghi le cose cambino». Specie considerato che, «con Conte la pericolosità del virus era a fasi alterne. Gli italiani venivano rincorsi con i droni, gli immigrati scappavano dai centri di accoglienza da positivi e nessuno li cercava»…
Cts, nuovo look: l’organismo si aggiorna all’arrivo di Draghi
E allora, nuovo look al Cts e stop alle risse tv tra gli esperti. Pur continuando a suggerire strategie e a fornire protocolli d’intesa con i vari settori, il nuovo Cts continuerà a fornire pareri e ad indicare al governo soluzioni su strategie e protocolli indirizzati a gestire la crisi in cui sono piombati dal commercio allo sport. Dalla scuola al mondo della cultura e degli spettacoli. Passando per la ristorazione e i locali pubblici. Tutti i settori, messi in ginocchio da una gestione altalenante e troppo spesso punitiva dell’emergenza sanitaria. Una gestione fallata da una comunicazione che ha minato attendibilità e immagine del Cts stesso. Perché – come hanno sottolineato durante il primo incontro avvenuto lunedì i ministri della Salute, Roberto Speranza. E la titolare del dicastero degli Affari regionali, Mariastella Gelmini –. E come riporta il Corriere della sera oggi: «In un momento così delicato per il Paese non bisogna confondere i cittadini inviando messaggi diversi e a volte contraddittori».
Cts, restyling in corso: organico più snello e comunicazione chiara
Dunque, il restyling dovrebbe definirsi entro la fine della settimana, una volta superata la prova della fiducia in Parlamento. Puntando, a quanto si apprende, a mantenere saldo il differenziale tra le varie competenze, ma al netto di un organismo più agile nelle sue capacità d’intervento. Oltre che snello nella sua composizione e chiaro nella comunicazione. Con un alinea di demarcazione netta delle linee di confine assegnate a interventi e dichiarazioni: 1) il professor Walter Ricciardi, che continua a essere al centro di critiche per le sue esternazioni, non fa parte del Cts. 2) epidemiologi e virologi, troppo spesso protagonisti di accesi scontri in tv, non hanno nulla a che fare il Cts, anche se, dato la loro evidente sovraesposizione mediatica, vengono spesso identificati con il Comitato.
Nuovo Cts e stop alle risse tv tra gli esperti
Proprio il punto sui battibecchi tra esperti e gli allarmi lanciati dagli studi tv, dovrebbe partire a detta di molti addetti ai lavori il lavoro di riformulazione del Cts. Ma i luminari dei rispettivi campi, si rassegneranno davvero all’idea di tornare nell’anonimato di laboratori e corsie ospedalieri, concentrati nel loro lavoro e chiusi in un riserbo che, almeno, non semina panico e crea confusione? Difficile dirlo. Certo è che al momento persino molti telespettatori, sulle prime catalizzati dal sapere degli esperti, hanno ceduto alle lusinghe di talk show e speciali che continuano incessantemente ad andare in onda da oltre un anno a questa parte.
Cts, crisi e risse tra virologi: 1 anno tra panico e allarme, insulti e polemiche
E quei battibecchi tra Palù, che dà a Crisanti dell’«esperto di zanzare». Bassetti, che su un’altra superstar del virus in tv come Ilaria Capua, ripete a più riprese che la professoressa «è una veterinaria. Dunque, in quanto tale non potrebbe parlare di vaccini». Fino alla lite furibonda tra Zangrillo e Galli, che hanno slatentizzato vecchi rancori in diverse rappresaglie a favore di telecamera, la gente non ne può più. E invoca silenzio. Potere al telecomando...