Il M5S scoppia e va in pezzi: i ribelli lanciano il Vaffa day contro Draghi. L’evento su Zoom
Il M5S scoppia e va in pezzi: i ribelli lanciano il Vaffa day contro Draghi. Stasera l’evento online su Zoom. Il fronte del no, tenuto a bada a stenti da Grillo e Di Maio, manda all’aria tavoli e linee attendiste prodromiche all’accordo sul governo dell’ex numero uno della Bce. La fronda integralista, lanciata da Di Battista e sostenuta, tra gli altri, dalla senatrice Barbara Lezzi e dall’ex ministro Toninelli, esplode in tutta la sua rabbia movimentista e ufficializza la spaccatura tra base e vertici.
Il M5S in frantumi: i ribelli lanciano il Vaffa day contro Draghi
Il fronte del “No” al governo Draghi all’interno del Movimento 5 Stelle, in vista della consultazione su Rousseau, prova a serrare i ranghi e lancia una iniziativa online che si terrà questa sera sulla piattaforma Zoom. «V Day: No governo Draghi», il titolo dell’evento organizzato da Luca Di Giuseppe, facilitatore regionale del Team del Futuro, e volto emergente di Rousseau che prova a spiccare il salto dalla piattaforma digitale. Un trampolino che costringe il movimento a un salto mortale con triplo avvitamento su se stesso. Già nel pomeriggio di ieri, la vexata quaestio della consultazione della base con tanto di voto virtuale in calendario tra domani e giovedì, ha scatenato un inferno tra i “big” movimentisti. Costretti, da statuto e dettami imposti dalla coerenza, a provare almeno a salvare la faccia ossequiando al rito della consultazione già osservato per i due governi Renzi. E indotti da malpancisti e malumori striscianti, a testare online gli umori e decidere tra dissenso e appoggio al governo in fieri. Con tanto di bene placito di Grillo e Casaleggio.
Non bastava il caos per Rousseau: il fronte del no rompe le righe e lancia l’evento su Zoom
Ma evidentemente, il solo passaggio per Rousseau non basta e non può bastare ai ribelli pentastellati. Tanto che, chi rompe le righe e esce dai ranghi, annuncia: «Pubblicheremo a poco a poco l’elenco degli ospiti. Portavoce. Attivisti. Giornalisti. Intellettuali», si legge nelle info dell’evento su Facebook. Tra i partecipanti, naturalmente, anche la senatrice Barbara Lezzi. Che a riguardo, dichiara: «Confrontiamoci con serietà. Senza fumo negli occhi, ma guardando al bene del Paese. E alla sopravvivenza del M5S che non deve perdere la sua etica», scrive non a caso sulla sua pagina la parlamentare salentina, rilanciando con la condivisione il link dell’evento.
Lezzi: «Saremmo ininfluenti e perderemmo la faccia»
«Il M5S – rincara la dose delle recriminazioni la Lezzi – non può accettare di condividere il governo con Lega e, ancora di più, con Silvio Berlusconi. Un governo in cui, se allargato a quasi tutta la destra (Meloni esclusa) ricordo, non saremmo ago della bilancia. Non avremmo la maggioranza relativa. Potremmo incidere molto meno di quanto fatto fino ad ora perché non avremmo neppure espresso il Presidente del Consiglio. Saremmo ininfluenti ma perderemmo per sempre la nostra reputazione. La nascita di questo governo ha avuto come obiettivo quello di far fuori Conte e di eliminare il tratto distintivo del M5S». Che torna alla grammatica delle origini, rispolverando propaganda del no e vaffa day.