Incollati dalla paura: nasce al Senato l’intergruppo M5S-Pd-Leu. Grillini ancora nel caos
Un intergruppo per tenere incollati l’uno all’altro grillini, Pd e Leu alla vigilia della fiducia a Draghi. L’esperimento, almeno per ora, riguarda solo il Senato.Pi si vedrà. A darne notizia sono i capigruppo di Palazzo Madama, rispettivamente Ettore Licheri, Andrea Marcucci e Loredana De Petris. Nelle intenzioni dei tre, si legge in una nota, l’intergruppo dovrà promuovere «iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese». L’elenco è quello solito: emergenza sanitaria, economica e sociale, transizione ecologica, innovazione digitale. «Con questo spirito – annunciano i tre capigruppo -, da domani, saremo insieme per rilanciare e ricostruire il nostro Paese». Staremo a vedere. Nel frattempo, è arrivata la benedizione di Giuseppe Conte: «È un bene – ha detto l’ex-premier – valorizzare il lavoro già svolto».
Pontieri grillini al lavoro per evitare la scissione
Vista dalla polveriera del M5S, l’iniziativa ha tutta l’aria di una fuga in avanti. Nel MoVimento le trattative proseguono a ritmo serrato. L’obiettivo è arginare l’onda del dissenso e quindi disinnescare una dinamica scissionistica che ormai molti grillini danno per scontata. Soprattutto dopo la fuoriuscita di Alessandro Di Battista. Boatos parlamentari danno per ridimensionata la fronda interna. Le minacce di espulsione – rivela una voce dissenziente – stanno sortendo il loro effetto. «Il voto espresso su Rousseau – ha avvertito ancora oggi il reggente Vito Crimi – è vincolante». Significa non solo che nessuno vi si potrà discostare senza incorrere in sanzioni, ma che non ci sarà una nuova consultazione degli iscritti.
Stasera riunione dei deputati 5Stelle
Una presa di posizione, la sua, definita «profondamente illegittima» dai sottoscrittori del documento a sostegno della ripetizione del voto online. Intanto fioccano le previsioni sul numero dei contrari a Draghi. I “no”, scommette qualcuno, oscillano «tra i 5 e i 20». Tra questi, di sicuro, ci saranno Mattia Crucioli e Bianca Laura Granato. Più sfumata la posizione di Emanuele Dessì, che alla fine potrebbe optare per l’astensione. A fare storia a sé sono invece i possibili assenteisti “strategici”. Se ne prevedono molti alla Camera, dove il voto di fiducia arriverà giovedì. È anche questo il motivo per cui questa sera, ore 21.30, i grillini torneranno a riunirsi.