La cena dei negazionisti: antifascisti, massoni e fan di Draghi. Ecco cos’è il Movimento Roosevelt (video)
Anche l’Italia ha i suoi “sciamani”, che però si ispirano ai valori della Resistenza e i riconoscono nel circuito massonico progressista sovranazionale. Sono gli esponenti del Movimento Roosevelt, che l’altra sera a Roma hanno dato vita a una cena negazionista e, poi, a una manifestazione a Campo de’ Fiori, in omaggio a Giordano Bruno. Il tam tam è partito sui social, dove il movimento nato a Perugia nel marzo del 2015 ha lanciato la chiamata per «la disobbedienza civile contro i provvedimenti assurdi lasciati in eredità da un passato governo oramai zombie».
La cena negazionista e il presidio a Campo de’ Fiori
A cose fatte gli esponenti del Movimento Roosevelt hanno parlato di «serata rivoluzionaria». In realtà, l’iniziativa non è stata né più né meno di altre simili già viste in questo periodo, con motivazioni più o meno comprensibili. Un gruppetto di critici delle norme anti Covid si è ritrovato in un ristorante di periferia, l’Habitué di via dei Gordiani, al Casilino, per una cena senza alcun riguardo delle misure di prevenzione e contenimento. Scoperti dopo una segnalazione giunta da qualche abitante del quartiere, i convitati sono stati multati e costretti a sospendere la cena. Alla spicciolata, poi, hanno raggiunto Campo de’ Fiori, dove hanno srotolato uno striscione con su scritto “Movimento Roosevelt”. La polizia ha identificato anche i “manifestanti” di Campo de’ Fiori e annunciato che scatteranno le denunce per manifestazione non autorizzata.
Il richiamo del Movimento Roosevelt alla Resistenza
La vicenda in sé, dunque, non è particolarmente significativa. A renderla curiosa, però, c’è il profilo dei promotori. Un mix di verità rivelate, richiami alla Resistenza, profondo credo massonico che fa pensare che i nostri “sciamani” si collochino lontano da dove li hanno voluti vedere i dotti osservatori del fenomeno. Certo, i rooseveltiani ce l’hanno un po’ con tutti. Ma nel pantheon che compare sul loro articolatissimo sito mettono tra gli altri, oltre ovviamente a Roosevelt e alla moglie Eleonor, Kennedy; Martin Luther King; il premio nobel per l’economia ed europeista convinto Amartya Sen. E non c’è 25 aprile nel quale non tributino un omaggio alla data simbolo della Resistenza, scrivendo per esempio che «noi antifascisti non dobbiamo solo festeggiare, ma anche impegnarci nuovamente per continuare a combattere contro tutte le forme di oppressione».
Draghi? «Un fratello massone. Porterà grande beneficio»
Una convinzione che di anno in anno gli attivisti del Movimento Roosevelt declinano a seconda dell’attualità. E che oggi si incarna nella lotta alle restrizioni anti Covid, ma anche nell’appoggio entusiasta a Draghi. «Mi pare evidente che l’arrivo a Palazzo Chigi di Mario Draghi sia un’operazione massonica. Un’operazione di altissimo profilo e di grande beneficio per gli italiani. Un’operazione che il sottoscritto aveva preconizzato, anticipato e illustrato molto tempo fa», ha sostenuto il presidente del Movimento Roosevelt, Gioele Magaldi, in un’intervista dell’11 febbraio su Affariitaliani.it. «D’altra parte – ha proseguito – a differenza che negli ultimi decenni, caratterizzati da una egemonia globale ed europea di reti massoniche neoaristocratiche e neoliberiste, questa vicenda, che deve condurre il Fratello Draghi ora a Palazzo Chigi e in seguito al Quirinale, si contraddistingue per una prospettiva schiettamente democratica, progressista e postkeynesiana».