“La Fuggitiva”, esordio di Carlo Lefebvre: quando la geopolitica incontra il giallo
Marsiglia, Amsterdam, Parigi…No, non si tratta di un viaggio in Interrail, bensì dello scenario internazionale che fa da sfondo ad uno spacciatore, a una ragazza bellissima, ad alcune morti apparentemente illogiche, e ad un commissario brillante. Sono questi gli ingredienti de La Fuggitiva, esordio da scrittore di Carlo Lefebvre. L’autore è un professore ordinario di Geografia Economico-Politica alla Sapienza di Roma, che si rivela un’ottima penna; abile come un acrobata nel districarsi in un complesso intreccio che fa da sfondo all’esordio assoluto del commissario François Gerard.
Leggendo la Fuggitiva non solo ci si appassiona in un giallo emozionante e coinvolgente ma si torna a viaggiare! In un momento storico dove la staticità regna sovrana, storie come questa ci aiutano a muoverci, ad evadere, a fuggire. In una parola, a sognare. Un libro da degustare lentamente in questo periodo di spostamenti limitati, in cui viaggiare sta diventando un desiderio molto lontano dal realizzare.
In fin dei conti le grandi storie servono anche a questo: andare dove fisicamente non possiamo. Siamo forse anche noi, allora, dei fuggitivi, inesorabilmente sospinti verso qualcosa? La trama è avvincente. Amsterdam, luglio 2012. Negli uffici di Seleksoft, azienda olandese specializzata nel crittaggio di informazioni sensibili, viene ucciso Mick Hendriks, un analista esperto di crittologia. Nove mesi dopo, a Châtillon-sur-Marne, il contabile di un priorato precipita alle prime luci dell’alba dal campanile della chiesa.
L’ipotesi del suicidio non convince l’ispettore Legrand che parte per Marsiglia, città natale dell’impiegato. Ma la sua vita e la sua inchiesta si fermano dietro la porta di un albergo di terza categoria. Due morti che sembrano appartenere a mondi diversi. François Gerard, commissario della DCRI, l’intelligence francese, che sta collaborando con la polizia olandese sul caso Hendriks, si getta a capofitto nei vicoli di Marsiglia alla ricerca dell’assassino di Legrand, amico di vecchia data. Ma il puzzle è complicato, le tracce ambigue, gli indizi contraddittori. Il commissario Gerard è un investigatore cerebrale, raffinato e geniale nelle elaborazioni, tenace nel seguire le sue intuizioni. Inseguendo tutti gli indizi scoprirà che dietro le quinte si muove un personaggio che gli darà filo da torcere fino all’ultimo istante. Un thriller internazionale con trame e azioni ricche di suggestioni e cariche di implacabile tensione.