La lezione di stile di Crosetto: “Io all’Economia? No, sono stufo di chi crede di poter fare ogni cosa”
Indicato da più parti come papabile per l’Economia, Guido Crosetto dà una lezione di stile a improvvisati e teorici dell’uno vale uno. “Direi di no, non sono all’altezza”, ha spiegato a chi gli chiedeva conto di quei toto-ministri che lo collocano in pole per il pesantissimo Mef. È “un’ipotesi senza senso”, ha chiarito.
Crosetto: “Io all’Economia ipotesi senza senso”
Sono stati i conduttori della trasmissione di Rai Radio 1 Un giorno da pecora a tentarlo sul tema della delega all’Economia. “Si è fatto il suo nome come ministro del futuro esecutivo Draghi. Lei cosa risponde?”. “L’ho letto da tutte le parti, ma è un’ipotesi priva di senso. E se anche mi chiedessero di fare il ministro dell’Economia – ha chiarito Crosetto – direi di no, perché non sono all’altezza. E sono stufo – ha precisato – di avere persone non all’altezza che credono di essere in grado di fare qualunque cosa. Io – ha scherzato Crosetto – al massimo posso fare le guide per i ristoranti…”.
Il centrodestra da Draghi? “La prassi è andare divisi”
Ma Crosetto ha anche contribuito a fare chiarezza su un altro tema che in queste ore mantiene alta l’attenzione delle cronache politiche: le consultazioni e il fatto che i partiti del centrodestra andranno da Mario Draghi ciascuno con la propria delegazione. “Il centrodestra va diviso, nel senso ogni partito per conto proprio. D’altra parte – ha ricordato Crosetto – alle consultazioni normalmente vanno i partiti singoli, è una prassi”.