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Il virologo Fabrizio Pregliasco alla conferenza stampa per la vaccinazione antinfluenzale in Regione Lombardia a Milano, 8 ottobre 2020.  La campagna vaccinale contro l’influenza partirà in Lombardia il 19 ottobre. Le somministrazioni del vaccino partiranno a ottobre con soggetti fragili, gli ospiti delle Rsa e gli over 65. Dalla prima metà di novembre si inizierà con i soggetti in età pediatrica fragili e con i bambini dai 6 ai 24 mesi, e con soggetti tra i 60 e 64 anni, con priorità per le persone fragili. Da metà novembre il calendario proseguirà con le fascia dei bambini da due a sei anni, degli operatori sanitari e della popolazione tra i 60 e i 64 anni.ANSA/Mourad Balti Touati
Il virologo Fabrizio Pregliasco alla conferenza stampa per la vaccinazione antinfluenzale in Regione Lombardia a Milano, 8 ottobre 2020. La campagna vaccinale contro l’influenza partirà in Lombardia il 19 ottobre. Le somministrazioni del vaccino partiranno a ottobre con soggetti fragili, gli ospiti delle Rsa e gli over 65. Dalla prima metà di novembre si inizierà con i soggetti in età pediatrica fragili e con i bambini dai 6 ai 24 mesi, e con soggetti tra i 60 e 64 anni, con priorità per le persone fragili. Da metà novembre il calendario proseguirà con le fascia dei bambini da due a sei anni, degli operatori sanitari e della popolazione tra i 60 e i 64 anni.ANSA/Mourad Balti Touati

L’ira di Pregliasco sugli insegnanti: “Devono vaccinarsi, Astrazeneca non è di serie B”

Cronaca - di Lucio Meo - 27 Febbraio 2021 - AGGIORNATO 27 Febbraio 2021 alle 17:08

“Fare tamponi rapidi a tappeto in tutti gli istituti e accelerare sulla vaccinazione degli insegnanti”. Questa la soluzione prospettata dal virologo dell’università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, di fronte all’aumento dei contagi da Sars-CoV-2 nelle scuole confermato anche da Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, nell’analisi settimanale dell’andamento di Covid-19 in Italia.

Il Covid e il vaccino Astrazeneca per gli insegnanti

Chiudere le scuole è doloroso e tenerle aperte se le condizioni lo consentono deve restare la priorità, ha spiegato il Dg in conferenza stampa. Ma dove ci sono focolai con varianti virali ad alta trasmissibilità dell’infezione la chiusura va considerata con pragmatismo, ha aggiunto. “Resistiamo resistiamo resistiamo finché si può”, concorda Pregliasco, sentito dall’Adnkronos Salute. L’esperto è convinto che l’unica alternativa a un ‘lockdown’ totale delle scuole sia “adottare monitoraggi estesi con tamponi antigenici, pur consci della loro limitatezza in termini di rischio di produrre falsi negativi”. Questa, riflette, “può essere l’unica azione per poter circoscrivere per quanto possibile i contagi. Una modalità per essere ‘chirurgici’ nelle eventuali chiusure”.

Pregliasco: “Narrazione sbagliata su Astrazeneca”

E poi è necessario “accelerare con le vaccinazioni degli insegnanti. Non c’è altro da fare”, sottolinea Pregliasco che ci tiene a lanciare un messaggio ai docenti, considerata anche la quota di restii a sottoporsi alla profilassi con lo ‘scudo’ AstraZeneca: “C’è stata una narrazione sbagliata. Il vaccino di AstraZeneca non è un vaccino di serie B“, assicura il virologo sulla base non solo dei “dati che già erano assolutamente buoni, e risultano ancora migliori” secondo gli ultimi studi pubblicati: “La dimostrazione arriva anche dalla vita reale, dalle campagne vaccinali di maggior successo organizzate nel mondo”.

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di Lucio Meo - 27 Febbraio 2021