Paura alla Stazione Termini, immigrati aggrediscono viaggiatori e passanti: ecco chi sono

8 Feb 2021 12:27 - di Federica Argento
Stazione Termini

La Stazione Termini da tempo è luogo di paura e di insicurezza. Hanno un nome e un volto ora gli extracomunitari clandestini autori delle aggressioni a viaggiatori e passanti che si trova a camminare soli.  La scia di colpi messi a segno non si conta più. Grazie ai Carabinieri della Compagnia Roma Centro, due  fermi di due degli “operativi” del branco hanno permesso di decapitare la banda di predoni che terrorizzava la Stazione e la zona circostante.

In arresto un egiziano e un tunisino senza fissa dimora

A finire in manette sono stati un cittadino egiziano di 20 anni ed un cittadino tunisino di 23 anni, entrambi nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti.  Dobbiamo dire grazie alla denuncia di un ragazzo di Anzio di 20 anni. Che ha permesso di imprimere una svolta alla spirale di crimini in quanto ha descritto, oltre alle circostanze della rapina che aveva subìto, alcuni dei componenti del gruppo. I quali lo scorso 27 gennaio gli sbarrarono la strada del sottopassaggio che collega la stazione della metro “Termini” a piazza dei Cinquecento.

Stazione Termini: ecco come agivano i clandestini

Il giovane ha raccontato ai Carabinieri che dopo che il branco di delinquenti  “armati” di bottiglie di birra gli si sono fatti incontro, lo hanno pestato, derubato del telefono cellulare e di una catenina che portava al collo. Poi ha snocciolato la dettagliata descrizione dei malviventi con cui era entrato più a stretto contatto. Il copione è sempre lo stesso. Quotidianamente il nostro giornale ha dato conto di questo stillicidio. Ogni giorno o quasi una rapina, fino a tentativi di stupro.

Come li hanno incastrati

Grazie agli elementi, più la mappatura delle telecamere nell’area della stazione Termini e lungo le vie di fuga , i Carabinieri sono riusciti a stringere il cerchio. I Carabinieri hanno individuato gli stranieri e li hanno  sottoposti a fermo. Li hanno trovati mentre si aggiravano ancora nel loro “terreno di caccia”, la zona di piazza dei Cinquecento. Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti, sia sul loro conto, per verificare l’eventuale coinvolgimento in analoghi casi di rapina, sia per identificare i loro complici. Potrebbe segnare l’inizio di una “retata” in grande stile in una zona regalata alla clandestinità e all’insicurezza.

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