Pensioni, dal primo marzo arriva il ricalcolo Irpef: cosa cambia negli assegni Inps
Ricalcoli e cedolini on line: dal primo marzo cambieranno un po’ di cose negli assegni delle pensioni. Innanzitutto sul portale “MyInps” sarà possibile controllare gli importi: milioni di pensionati di potranno consultare tutte le cifre del rateo. Il portale “MyInps” mette infatti a disposizione un’”area personale” nella quale è possibile richiedere l’invio via mail del cedolino su un indirizzo di posta elettronica indicato dallo stesso pensionato. Per accedere a MyInps bastano le credenziali Spid oppure i dati della carta di identità elettronica.
Ma le novità non sono finite per le pensioni 2021. Ci sarà l‘anticipo della rata pensionistica anche per il prossimo mese; in favore di tutti coloro che riscuotono la pensione direttamente presso lo sportello postale. Ma la cattiva notizia è che i pensionati dovranno fare i conti con alcune voci che possono aumentare o diminuire l’importo dell’assegno pensionistico. Stiamo parlando, in particolare, del ricalcolo Irpef, del rimborso dei crediti di imposta e del prelievo fiscale.
Pensioni, come funziona il ricalcolo Irpef
In pratica, l’Irpef che viene applicato sul cedolino pensionistica sarà ricalcolato laddove il pensionato sia titolare di ulteriori redditi soggetti a tassazione. Come avviene il ricalcolo? Leggiamo sul sito LeggiOggi.it che l’Agenzia delle Entrate effettuerà un controllo incrociato fra i dati in proprio possesso e quanto dichiarato dal titolare di pensione sul “mod. RED”. Quindi, dal ricalcolo dell’Irpef – finalizzato alla verifica dell’effettivo pagamento dell’imposta dovuta da parte del pensionato – possono risultare fondamentalmente due situazioni: versamento inferiore a quanto dovuto; versamento superiore a quanto effettivamente dovuto.
Trattenuta o rimborso
“In pratica -leggiamo- sul cedolino pensionistico di marzo 2021 possono generarsi due situazioni: trattenuta Irpef o rimborso Irpef sulla pensione effettuata dallo stesso Istituto previdenziale. Laddove sia stato effettuato un versamento inferiore rispetto a quanto effettivamente dovuto, l’INPS recupererà quanto dovuto dal pensionato dall’importo netto dal rateo pensione di marzo fino a capienza. È possibile richiedere una rateizzazione del conguaglio negativo. Inoltre, a richiesta, il pensionato può richiedere la diluizione dell’intero importo dovuto in rate fino a novembre 2021: evitando così l’addebito dell’intero addebito Irpef sulla sola mensilità di marzo.
L’assegno mensile non aumenterà
Viene inoltre fatto notare che per l’anno 2020, l’Istat ha certificato la diminuzione dei prezzi al consumo invece che il loro aumento. Infatti, la variazione dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT per famiglie, operai e impiegati è risultato, per il biennio 2019-2020, del -0,3%. In altri termini, l’assegno mensile, per l’intero 2021 non sarà aumentato. E’, questo, uno dei molti effetti negativi conseguenti alla crisi sanitaria. Le pensioni di marzo possono essere ritirate da domani: questo il calendario dei pagamenti: dalla A alla B martedì 23 febbraio; dalla C alla D mercoledì 24 febbraio; di seguito, dalla E alla K giovedì 25 febbraio; poi dalla L alla O venerdì 26 febbraio; quindi, dalla P alla R sabato mattina 27 febbraio. Dalla S alla Z lunedì 1° marzo.