Per Mattarella già si parla di una proroga per accompagnare Draghi fino a fine legislatura

13 Feb 2021 14:25 - di Adele Sirocchi
Mattarella

Per Sergio Mattarella proroga di un anno del mandato presidenziale. L’indiscrezione la butta là La Stampa, sottolineando che il governo Draghi è anche, e parecchio, un governo del presidente. In particolare tre ministri li avrebbe blindati proprio il Quirinale. Cartabia, Guerini e Lamorgese. Un trio che per volere di Mattarella non doveva far parte delle contrattazioni sui ministeri.

La Stampa: su tre ministri la mano del presidente Mattarella

“In questo governo – scrive La Stampa –  l’impronta di Mattarella è incontestabile. Alcune scelte sono espressamente sue. Sul Colle non si fa mistero che le conferme di due ministri, Luciana Lamorgese all’Interno e Lorenzo Guerini alla Difesa, garantiscono continuità in posizioni chiave per la sicurezza nazionale. Il Quirinale le ha tolte immediatamente dal mazzo, prima ancora che potesse scatenarsi qualche appetito politico. Né ci vuole chissà quale immaginazione per scoprire che la scelta di Marta Cartabia ha radici lontane, risale agli anni in cui l’attuale presidente della Repubblica e la neo-ministra della Giustizia sedevano insieme alla Corte costituzionale”.

L’ipotesi della proroga del mandato

E fin qui rientriamo nello schema del “governo del presidente” che lo stesso capo dello Stato aveva annunciato, presentandolo come una forzata necessità dinanzi al fallimento delle trattative tra i partiti che avevano sorretto il Conte bis.  Ma c’è appunto dell’altro. Tra un anno al Quirinale dovrà salire un nuovo inquilino, e allora per Draghi mancherebbe la figura del “facilitatore” fin qui incarnata da Sergio Mattarella. “Ecco perché – scrive La Stampa –  nei palazzi della politica già circola l’ipotesi che, pur di non lasciare il governo dell’emergenza senza uno scudo, Mattarella possa accettare una breve proroga, fino a fine legislatura. L’uomo è contrario, ma chissà…”. Già, chissà che non sia già predisposto il percorso che porterà lo stesso Mario Draghi al Colle, dopo Mattarella, sempre se durerà il clima da processo di canonizzazione che avvolge in queste ore Super Mario.

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