Renzi dileggia Bettini: la sua strategia? Era talmente raffinata da sembrare inesistente
Lo stratega del Pd, Goffredo Bettini, è con Nicola Zingaretti l’altro grande sconfitto della partita sul Conte ter. E Matteo Renzi non si tira indietro nell’affondare il dito nella piaga. Intervistato da Repubblica afferma: “La linea politica del Pd in questa crisi per me è inspiegabile. Potevano svolgere una funzione di mediazione, di equilibrio, di rilancio. Hanno scelto di appiattirsi sulla posizione “O Conte o voto”.
Renzi infierisce: Bettini è la corrente thailandese del Pd
“Le vicende di questi giorni – continua Renzi – dimostrano che la politica non si fa con gli aut aut ma con una paziente opera di tessitura e dialogo. C’è chi sostiene che Zingaretti e Bettini avessero una raffinata strategia in testa. Evidentemente era talmente raffinata da sembrare inesistente. O forse non l’ho capita io. Ma sinceramente oggi la priorità sono i vaccini, il Recovery Plan, il lavoro. Non Goffredo Bettini”. E poi conclude ancora più sarcastico: “La corrente thailandese del Pd non mi riguarda, io sto sui contenuti”.
Il Pd difende Bettini dalle staffilate di Renzi
Nel Pd non l’hanno presa bene. E in difesa di Bettini insorge l’ex presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commissario del Pd Umbria. “Tra le note di colore della politica e dei giornali c’è lo scatenarsi di un attacco contro Goffredo Bettini, di cui Renzi è alla testa. Bettini si è battuto coerentemente per mantenere l’attuale maggioranza di governo e il premier Conte, dialogando sino all’ultimo con tutti, compreso Renzi, con il massimo rispetto e la massima disponibilità”.
Rossi: Renzi attacca la prospettiva di Bettini
“L’attacco pertanto non è sul piano personale ma politico, perché Goffredo lavora a una prospettiva chiara, per mantenere e rilanciare nel nostro paese una forza politica di sinistra e popolare, che aspira ad una società diversa”.
L’auspicio di Bettini per un governo Draghi politico
Lo stesso Bettini pensa ancora in una prospettiva contiana: spera che la vecchia maggioranza condizioni Mario Draghi con un nuovo governo politico fondato sull’asse M5S-Pd. Di qui l’applauso entusiasta al discorso di Giuseppe Conte fuori da Palazzo Chigi. Il punto è che, a forza di sussurrare strategie all’orecchio di Zingaretti, Bettini avrà sicuramente contribuito a rafforzare Conte ma ha di certo indebolito il segretario -ologramma del suo partito.
Nel Pd correnti in subbuglio
Senza contare che, come scrive Il Giornale, le correnti interne sono in subbuglio. “Ma quando Bettini va su giornali e tv a spiegare la strategia del Pd esattamente a nome di chi parla? – si chiede Alfredo Bazoli, di Base riformista – Di se stesso? Della sua corrente? E in quale veste? Semplice militante? Segretario facente funzione? Così mi regolo”.