Spettacolare eruzione dell’Etna: pioggia di cenere e lapilli anche su Catania (video)

16 Feb 2021 20:12 - di Laura Ferrari
Etna

Spettacolare eruzione di lava e fumo questo pomeriggio dal cratere sud est dell’Etna e lungo la parete occidentale della Valle del Bove dove il fronte lavico ha raggiunto la quota di duemila metri. Un’altra esplosione, sempre dal cratere di sud est, si è invece andata espandendo verso la Valle del Leone. Una pioggia di cenere e lapilli è ricaduta su Nicolosi, Mascalucia e Catania.

L’Etna costringe alla chiusura dell’aeroporto di Catania

L’eruzione ha provocato la chiusura dell’aeroporto Fontanarossa di Catania a causa della cenere vulcanica dell’Etna. Il vulcano è di nuovo in attività con una spettacolare eruzione dal cratere di Sud-est e l’emissione di una alta nube di cenere lavica che si disperde verso sud.

La fontana di lava si è fermata prima delle 20

Dalla stessa bocca del vulcano emerge un trabocco lavico che ha prodotto un modesto collasso del fianco del cono generando un flusso piroclastico che si è sviluppato lungo la parete occidentale della valle del Bove. L’unità di crisi dell’aeroporto di Catania sta monitorando la situazione. La fontana di lava si è fermata poco prima delle 20. Continua invece, come spiega l’Osservatorio etneo dell’Ingv, l’emissione lavica lungo la Valle del Bove e la ricaduta di cenere e lapilli anche sull’abitato di Catania. “L’ampiezza media del tremore vulcanico e l’attività infrasonica – spiegano dall’Istituto – dalle 16,50 mostrano un repentino ed evidente decremento, attualmente in atto”.

Le conseguenze sismiche dell’eruzione dell’Etna

Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico nelle ultime ore si è mantenuta su valori elevati e c’è stato, prima dell’esplosione al cratere sommitale, un suo importante repentino incremento. La sorgente del tremore è rimasta confinata al di sotto del cratere di Sud-Est nell’intervallo di profondità compreso tra 2.900 e 3.000 metri al si sopra del livello del mare. L’incremento del tremore è stata accompagnato da una violenta attività infrasonica con segnali di ampiezza elevata.

Secondo gli esperti, la più violenta eruzione dell’Etna della storia risale al 1669. Gli storici la classificano come la più devastante. Ebbe inizio in primavera e si concluse a metà luglio dello stesso anno. Devastò e seppellì decine di centri abitati giungendo fino al mare in corrispondenza dei quartieri occidentali di Catania.

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