Zaia: «Il Cts deve parlare chiaramente. E dire perché tutto è pericoloso tranne la scuola»
Il governatore Luca Zaia in diretta dalla Protezione civile di Marghera, fa il punto sull’emergenza Coronavirus in Veneto. Nelle ultime 24 ore 1304 nuovi positivi (2,75% sul totale dei tamponi), ad oggi 22.949 gli attualmente positivi. Ricoverate 1351 persone di cui 134 in terapia intensiva (+2) e 1217 in area non critica (-30). Decessi 28.
Zaia: «L’Rt è intorno allo 0,90»
«La situazione è buona rispetto a quanto sta accadendo ad altre Regioni. Se guardiamo i dati del Veneto, tranne l’altro ieri abbiamo sempre calato da gennaio, ma vedremo fino a quando. Se guardiamo i positivi, la percentuale di incidenza che all’inizio anno era intorno all’1,4%, adesso è quasi al 3%. È quasi raddoppiata, su numeri piccoli ma c’è tendenza all’aumento. L’indice Rt era sotto lo 0,60, oggi è di 0,92 più o meno. È pur vero che abbiamo avuto comportamento anticiclico. Preoccupazione ce n’è, dal punto di vista sanitario dobbiamo evitare l’aumento della pressione ospedaliera, poi con Rt 1 si va in zona arancione, e vorrebbe dire ancora chiusure e restrizioni».
Zaia su incontro governo-Regioni: il nodo delle scuole
E poi sull’incontro governo-Regioni il governatore parla del nodo delle scuole. «Ho chiesto ufficialmente che il Cts si esprima formalmente pubblicamente rispetto all’apertura delle scuole. Il Cts deve dirmi perché altre forme di aggregazione sono pericolose e questa no. È bene che si faccia chiarezza e che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Noi non siamo in grado di fare una valutazione di carattere scientifico. Io le scuole le vorrei aperte, ma non posso non ricordare che chi ha riaperto le scuole prima di noi poi le ha richiuse. L’unico soggetto ad avere un quadro complessivo è il Cts, si esprima».
Tamponi “fai da te”
E poi ancora. «Penso che chi lo fa, se risultasse positivo, andrebbe subito da un medico a chiedere cosa fare. È una forma indiretta di tutela. Quindi non è vero che con questo tipo di test si sfugge al tracciamento. Anzi. Domando: meglio un ristorante dove c’è il test fai-da-te o quello dove non c’è? Tra l’altro ormai, in giro per il mondo, si sta creando un mercato.
Infine, ho chiesto al governo di fare una campagna di comunicazione nazionale di informazione e coinvolgimento dei cittadini. Che devono essere informati».
Vaccini e variante inglese
«Ho letto uno studio che spiega perché la variante inglese è più pericolosa: si “spegne” cinque giorni dopo il Covid normale, abbiamo davanti cinque giorni in più di infettività in totale oltre 13,2 giorni».