Altri trecento morti. Speranza fa passerella in tv ma ammette: “Vaccino AstraZeneca unica arma”
Sono 20.159 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 21 marzo, secondo i dati delle regioni inseriti nella tabella e nel bollettino della Protezione Civile. I numeri del ministero della Salute fanno riferimento ad altri 300 morti, che portano il totale 104.942 a dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid-19. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 277.086 tamponi, il tasso positività è al 7,2%. Aumentano ancora i pazienti in terapia intensiva: sono 3.448, +61 da ieri. Intanto sono riprese a rilento le vaccinazioni con AstraZeneca, ma il ministro Speranza promette un’accelerazione nei prossimi giorni.
I dati regione per regione del Covid
ABRUZZO – Sono 353 i contagi da coronavirus in Abruzzo oggi, 21 marzo, secondo il bollettino della regione. Da ieri registrati altri 9 morti, 3 dei quali risalenti ai giorni scorsi. Tra i nuovi casi, 99 sono della provincia di Pescara che, da settimane, è l’area più colpita, seguita dalla provincia dell’Aquila con 90 casi, da quella di Chieti con 87 e da quella di Teramo con 69. Nelle ultime ore stati eseguiti 5.523 tamponi molecolari e 2.381 test antigenici.
EMILIA ROMAGNA – Sono 2.448 i nuovi contagi da coronavirus in Emilia Romagna, secondo i dati dell’ultimo bollettino. Si registrano altri 34 decessi. Nel dettaglio, dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia Romagna si sono registrati 316.967 casi di positività, 2.448 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.110 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 14,3%, come sempre nei festivi non indicativa della tendenza generale a causa del minor numero di tamponi fatti.
LOMBARDIA – Sono 4.003 i nuovi casi positivi al Covid registrati nelle ultime 24 ore in Lombardia, secondo i dati della Protezione civile. I morti sono 90, per un totale di 29.799 da inizio pandemia.
LAZIO – Sono 1.793 i contagi da coronavirus nel Lazio. Si registrano altri 15 morti. A Roma segnalati 700 nuovi casi. “Oggi su oltre 14 mila tamponi nel Lazio (-2.664) e oltre 16 mila antigenici per un totale di oltre 31 mila test, si registrano 1.793 casi positivi (-28), 15 i decessi (-9) e +1.142 i guariti. Diminuiscono i casi e i decessi, mentre aumentano i ricoveri e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 12%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 5%. I casi a Roma città sono a quota 700. Alla fine della prima settimana di zona rossa si vede un primo segnale di frenata dei contagi. Rispetto alla scorsa domenica il numero dei casi è in diminuzione, oggi andiamo verso la quota delle 800 mila vaccinazioni”, dice l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
PUGLIA – Sono 1.546 i contagi secondo il bollettino della regione. In base ai dati contenuti nella tabella, si registrano altri 10 morti. I positivi nelle ultime 24 ore calano a fronte di una diminuzione dei test. Oggi su 9.629 tamponi per l’infezione da coronavirus e sono stati rilevati 623 positivi in provincia di Bari, 78 in provincia di Brindisi, 120 nella provincia Bat, 301 in provincia di Foggia, 169 in provincia di Lecce, 250 in provincia di Taranto, 5 casi di provincia di residenza non nota.
PIEMONTE – Sono 1.751 i contagi da coronavirus in Piemonte oggi, 11 marzo, secondo il bollettino della regione. Da ieri si registrano altri 12 morti. I nuovi casi sono pari al 11,3% dei 15.553 tamponi eseguiti, di cui 7.154 antigenici. I ricoverati in terapia intensiva sono 346 (+14 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.455 (+94 rispetto a ieri).Le persone in isolamento domiciliare sono 30.730. I tamponi diagnostici finora processati sono 3.499.527(+15.553 rispetto a ieri), di cui 1.296.358 risultati negativi.
VALLE D’AOSTA – Sono 28 i nuovi contagi da coronavirus in Valle d’Aosta, secondo i dati dell’ultimo bollettino. In totale i positivi registrati da inizio emergenza sono 8603. Sale a 48.377 il numero dei casi testati, 240 in più, mentre è di 419 il bilancio dei decessi.
FRIULI VENEZIA GIULIA – Sono 389 i nuovi contagi da coronavirus in Friuli Venezia Giulia, secondo i dati dell’ultimo bollettino. Si registrano altri 15 decessi.
SARDEGNA – Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 176 nuovi casi. Si registrano quattro nuovi decessi (1.209 in tutto). Sono invece 178 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+3), mentre sono 21 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.817.
CAMPANIA – Sono 1.810 i contagi da coronavirus in Campania oggi, 21 marzo, secondo il bollettino della regione. Da ieri, altri 26 morti. I dati sui nuovi positivi derivano dall’analisi di 16.812 tamponi molecolari. Dei 1.810 casi, 589 sono sintomatici. Ieri in Campania sono stati eseguiti anche 5.970 tamponi antigenici. Tra i 26 morti, 21 sono decessi nelle ultime 48 ore e 5 avvenuti in precedenza, ma registrati ieri.
BASILICATA – Sono 110 i nuovi contagi da coronavirus in Basilicata secondo il bollettino di oggi, 21 marzo. Registrati inoltre altri 6 morti. 1.096 i tamponi molecolari registrati nelle ultime 24 ore I lucani guariti o negativizzati sono 46.
MARCHE – Sono 700 i nuovi contagi da coronavirus nelle Marche secondo il bollettino di oggi, 21 marzo. Nelle ultime 24 ore sono stati testati 5206 tamponi: 2893 nel percorso nuove diagnosi (di cui 877 nello screening con percorso Antigenico) e 2313 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 24,2%).
TOSCANA – Sono 1.358 i nuovi contagi da coronavirus in Toscana secondo il bollettino di oggi, 21 marzo. I dati sono stati anticipati su Facebook dal governatore Eugenio Giani. Da ieri, registrati altri 36 morti.
Le promesse del ministro: altre settimane di sofferenza
In tv, oggi, c’era un sorridente ministro della Salute Speranza, come al solito prudente ma ottimista, calmo ma preoccupato, tutto e niente. “E’ stato un anno difficilissimo per tutto il Paese e ringrazio medici e infermieri per il loro impegno. Vediamo che oggi abbiamo nuovi strumenti e dobbiamo guardiamo al futuro con ragionata fiducia. E’ ancora dura ma ci sono le condizioni soprattutto grazie alla campagna vaccinale per pensare che le settimane che verranno saranno migliori”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo a Domenica In, ospite di Mara Venier. Nessuna domanda su ritardi e disfunzioni, ovviamente, solo promesse a senso unico.
“Noi stiamo lavorando con tutte le regioni per accelerare il più possibile, alcune sono partite più velocemente, altre stanno recuperando, ma il vero problema nella prima fase è stato il numero limitato di vaccino a nostra disposizione. Ora finalmente le cose cambiano perché c’è una disponibilità molto significativa”. “Nel secondo trimestre dell’anno ci aspettiamo 50 milioni di dosi, di cui 7 milioni sono di Johnson and Johnson, quindi monodose, e nel terzo trimestre ci aspettiamo fino a 80 milioni di dosi. Ci sono le condizioni per accelerare e dobbiamo superare le differenze tra territori”, ha concluso il ministro.
Le rassicurazioni di Speranza sul vaccino AstraZeneca
“In queste ore abbiamo ripreso la vaccinazione anche con Astrazeneca, dopo uno stop condiviso con i principali Paesi europei per ragioni di natura solo precauzionale. L’Ema ha dato conferma che anche il vaccino Astrazeneca è efficace e sicuro, e già da 48 ore le vaccinazioni sono riprese in tutta Italia anche con questo vaccino e la risposta è incoraggiante: noi stiamo monitorando ora dopo ora e la risposta è buona”, ha spiegato ancora Speranza. “La grande maggioranza delle persone è consapevole che questo è l’unico strumento che abbiamo – spiega – per uscire da questa situazione drammatica. Penso che questo sia il punto, dopo di che continueremo a monitorare. Quando una istituzione decide di sospendere AstraZeneca, anche se per poche ore, la somministrazione di un farmaco è perché ha bisogno di fare approfondimenti. In questo caso era avvenuto che l’agenzia dei vaccini tedesca aveva segnalato alcuni casi da verificare, e l’agenzia europea si era presa 48 ore per verificare. I principali Paesi europei hanno deciso in quelle 48 ore di fermarsi in attesa di questo giudizio. Il giudizio dell’Ema su AstraZeneca è stato molto chiaro e molto netto, e dice che i vaccini sono tutti efficaci e sicuri e quindi – sottolinea Speranza – dobbiamo riprendere, con il massimo dell’energia e della capacità di essere veloci perché il vaccino è la chiave per chiudere questa stagione”.