Anche per La7 Andrea Scanzi non è più ospite gradito: «Al momento non lo invitiamo»
Non solo la Rai. Anche La7 ha messo Andrea Scanzi in purgatorio dopo la vicenda del vaccino che si è fatto somministrare come “riservista” e “caregiver” dei genitori e sulla quale la Procura di Arezzo ha aperto un fascicolo. Secondo quanto riferito da «ambienti di La7», infatti, in questo momento l’azienda avrebbe deciso di non invitarlo nelle proprie trasmissioni.
Scanzi non è più ospite gradito a La7
In base a degli accordi con l’azienda, Scanzi partecipava alle trasmissioni come ospite retribuito, dunque, stando alle fonti citate dall’agenzia di stampa Adnkronos, non vi sarebbe alcun contratto da sospendere. Resta il fatto che al momento Scanzi non è più ospite gradito nelle trasmissioni della rete di Urbano Cairo.
La sospensione da “Cartabianca”
Scanzi è già stato sospeso da Cartabianca. Il giornalista del Fatto Quotidiano avrebbe dovuto partecipare alla puntata di ieri sera, ma la sua presenza è stata stoppata all’ultimo dalla conduttrice Bianca Berlinguer che ha fatto sapere di attendere il parere della Commissione per il Codice Etico della Rai, che sta valutando se sospendere il contratto che in questo caso esiste.
Anzaldi all’attacco: «La Rai decida presto»
Sulla questione è tornato all’attacco il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, che ha chiesto alla tv pubblica di «non perdere altro tempo». «È opportuno che le trasmissioni di informazione Rai diano spazio, addirittura retribuito, a un giornalista che, stando a quanto ricostruito dalle inchieste giornalistiche, avrebbe fatto di tutto per saltare la fila del vaccino?», ha scritto sulla sua pagina Facebook Anzaldi. Il deputato di Iv, inoltre, ha lamentato di aver subito un duro attacco da parte del padre di Scanzi sulla sua pagina social. «È normale? Quando il giornalista ha chiesto di tenere fuori i suoi genitori dalla questione, intendeva questo?», ha quindi concluso Anzaldi.
Per Vittorio Feltri è colpa è delle mancanze dello Stato
Vittorio Feltri, invece, ha difeso Scanzi. O, meglio, ha biasimato la decisione di sospenderlo da Cartabianca. Il direttore di Libero ha parlato di un «provvedimento poliziesco» e ha chiarito che per lui il vero punto della vaccinazione di Scanzi sta nelle mancanze dello Stato. «Scanzi è ovvio che ha fatto una cosa scorretta però – ha sostenuto Feltri – quando hai uno Stato che non vaccina praticamente nessuno scatta una specie di senso della legittima difesa. Se lo Stato non vaccina – ha concluso – uno si arrangia come può».