Brumotti sempre più a rischio: l’ultimo blitz ai pusher stranieri di Reggio Emilia finisce a sassate (video)
L’ultimo blitz di Brumotti ai pusher stranieri di Reggio Emilia finisce a sassate. Un’accoglienza particolarmente violenta, quella che gli inquilini abusivi della fabbrica abbandonata delle Reggiane – per lo più immigrati e senza fissa dimora – hanno riservato all’inviato di Striscia la Notizia: Vittorio Brumotti. Come sempre impegnato nell’ennesimo servizio per documentare l’operato dei pusher che presidiano le piazze italiane. Un’aggressione che il tg satirico di Canale 5 ha mandato in onda ieri. E che lascia a bocca aperta per la ferocia della reazione contro il campione delle due ruote. Ormai letteralmente votato alla causa anti-droga.
Contro Brumotti le sassate dei pusher a Reggio Emilia: l’ultima aggressione in onda a Striscia
Una campagna, quella di Brumotti per liberare le nostre piazze dallo spaccio, che sta riservando all’inviato militante di Striscia lividi e paura ormai da anni. da quando, nel 2017 almeno, ha cominciato a votarsi alla missione contro il traffico di droga per lo più in mano a pusher stranieri. I quali, come ha dimostrato Brumotti nel corso del tempo, occupano spazi pubblici, spesso riservati a bambini e famiglie. L’ultima trasferta a Reggio Emilia, allora, è costato al campione di bike trial insulti e una sassaiola improvvisata dagli abusivi occupanti dello stabile mentre l’inviato di Striscia stava registrando un servizio sullo stato di degrado e di abbandono in cui versa quell’area urbana tra amianto e siringhe usate. Piantonata dagli spacciatori come tante altre zone del Belpaese. Una cittadella in mano che mescola vissuti ad alto rischio tra criminalità d’importazione e senza fissa dimora che versano in condizioni di estrema indigenza. Una miscela esplosiva, insomma, sia dal punto vista della sicurezza che sul fronte della pericolosità rispetto a quella che è l’emergenza sanitaria.
La solidarietà di Giorgia Meloni: «Forza Vittorio, non mollare»
Non solo spacciatori, insomma. Un vero presidio dell’illegalità. Un indegno teatro di spaccio di droga e microcriminalità. Una bomba sempre sul punto di esplodere. Sul caso Reggio Emilia, allora, su quel porto franco in cui delinquono indisturbati, vivono e bivaccano centinaia di persone in condizioni di disagio senza tetto né legge, che ricorda molto da vicino la recente aggressione subita da Brumotti a Ferrara. Un caso che si aggiunge al drammatico elenco di precedenti pericolosi segnalati da Striscia e dal suo inviato, e per cui Giorgia Meloni ha tempestivamente espresso la propria solidarietà: «Possibile si debba rischiare tanto per denunciare certe zone franche? Forza Vittorio, non mollare».