Cartabia sconcertante sul blocco degli sfratti: “Per i proprietari di case non è un grosso sacrificio” (video)
Sul blocco degli sfratti Marta Cartabia, Guardasigilli del governo Draghi, ha esposto il suo punto di vista. Una posizione sconcertante, che ha lasciato di stucco per prima Confedilizia.
“Secondo il Ministro della Giustizia, il fatto che un proprietario sia privato per quasi un anno e mezzo del diritto – sancito da un giudice – di rientrare in possesso del proprio immobile, “non è un sacrificio così eccessivo” rispetto alle aspettative di inquilini morosi da anni”. Così su Twitter, Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, commentando le frasi di Marta Cartabia in Senato.
Una posizione, che Confedilizia definisce “sconcertante” con una nota durissima. “Le motivazioni con le quali il Ministro della Giustizia Cartabia ha giustificato oggi in Senato il no del Governo alla proposta del Parlamento di correggere il blocco degli sfratti in atto da un anno lasciano sconcertati”.
Confedilizia: “Siamo sconcertati dall’annuncio”
“Un mese fa alla Camera -ricorda l’organismo che rappresenta anche tanti piccoli risparmiatori – la maggioranza più ampia della storia repubblicana aveva concordato un emendamento al decreto Milleproroghe. Con esso si anticipava al 31 marzo la fine del blocco attualmente prevista al 30 giugno in via generale. Limitatamente alle situazioni di morosità vecchie di anni e che nulla hanno a che fare con la pandemia. Il governo chiese ed ottenne che quell’emendamento fosse ritirato. Si impegnava, tuttavia, ad agire entro breve termine nella stessa direzione”.
“Ora – denuncia l’associazione – il Ministro della Giustizia intervenendo in Senato dopo averlo fatto qualche giorno fa alla Camera – comunica che il cambio di orizzonte temporale avrebbe potuto mettere in difficoltà diverse persone. E che quindi arrivare a 16 mesi di blocco non è un sacrificio così eccessivo per gli interessati. Inoltre, ancorché non esplicitamente, preannuncia addirittura una prosecuzione del blocco oltre il 30 giugno”.
Il blocco degli sfratti tutela abusivi e furbetti pre Covid
“Dunque, da oltre un anno migliaia di proprietari sono privi della disponibilità di immobili che i giudici avevano ordinato di restituire loro. Inoltre, non percepiscono alcun canone (spesso unica fonte di reddito). In molti casi, sono costretti a pagare rate di mutuo e spese condominiali, hanno dovuto persino pagare Imu e non hanno ricevuto alcun risarcimento dello Stato In questa situazione, si apprende che la scelta del Governo di respingere una richiesta dell’intero Parlamento era dettata dalla sensibilità del Ministro della Giustizia nei confronti delle aspettative di chi da anni occupa abusivamente degli immobili”.
“Se il Parlamento italiano ha ancora un senso – conclude Confedilizia – chiediamo alle forze politiche che lo compongono di riprendere la proposta avanzata un mese fa e di pretendere che sia approvata E inaccettabile che il diritto (costituzionale) di proprietà continui ad essere calpestato in modo così eclatante”.
Secondo il Ministro della Giustizia, il fatto che un proprietario sia privato per quasi un anno e mezzo del diritto – sancito da un giudice – di rientrare in possesso del proprio immobile, “non è un sacrificio così eccessivo” rispetto alle aspettative di inquilini morosi da anni. pic.twitter.com/thvHsuD4Wc
— Giorgio Spaziani Testa (@gspazianitesta) March 18, 2021