Caso Scanzi, la lista dei “panchinari del vaccino” va resa trasparente. Dando priorità ai più fragili

22 Mar 2021 17:36 - di Redazione
panchinari dei vaccini

Caso Scanzi: come gestire, adesso, la lista dei panchinari dei vaccini? Non si devono buttare via dosi di vaccino. Ha ragione il generale Figliuolo. Ma come deve funzionare la somministrazione del siero avanzato? Il modello Scanzi è una scorciatoia da seguire? Secondo il virologo dell’università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco “ci vorrebbe un sistema organizzato e trasparente”: una lista dei ‘panchinari del vaccino’ che dovrebbe essere redatta secondo “criteri di priorità definiti a livello nazionale”, spiega l’esperto.

Pregliasco: sia trasparente la lista dei panchinari del vaccino

“Noi per esempio, al Galeazzi – sottolinea il virologo, direttore sanitario dell’Irccs milanese – chiamiamo delle persone già in lista il mattino dopo, quelli che abitano vicino e che magari sono disponibili in breve tempo. Oppure destiniamo la dose che avanza a qualche nuovo dipendente, o ancora a dipendenti che devono fare la seconda dose. Insomma ci teniamo qualcuno ‘in caldo'”, secondo un’organizzazione razionale e trasparente”.

La Asl dove si è vaccinato Scanzi: tutto regolare, ecco perché

La Asl Toscana Sud Est intanto fa sapere che non c’è stata “nessuna irregolarità” nel caso di Andrea Scanzi. Che ha ricevuto una dose del vaccino AstraZeneca al Centro Affari di Arezzo (nel primo giorno dopo la ripresa delle vaccinazioni seguite allo stop). Scanzi, spiegano all’Adnkronos fonti della Asl,  si trovava nella cosiddetta ‘lista dei panchinari’. Cioè in un elenco delle persone che l’Azienda sanitaria, in caso di disdette degli aventi diritto, contatta per inoculare le dosi inutilizzate a fine giornata.

Toscana, la lista dei riservisti compilata dai medici di base

Il modulo per iscriversi nella lista di riserva è stato pubblicato on line dalla Asl Toscana Sud Est sabato scorso, un giorno dopo la vaccinazione di Scanzi. Già nei giorni precedenti, però, era già stata stilata una lista con le segnalazioni dei medici di base da utilizzare in caso di dosi avanzate a fine giornata. Queste segnalazioni sono legate all’appartenenza delle persone da vaccinare a determinate categorie, tra cui quelle dei ‘caregiver’ familiari, nella quale rientrava Scanzi, con due genitori assistiti, uno dei quali anche in base alla legge 104.

Gaia Tortora: la dose di Scanzi doveva andare a un anziano

Ma le polemiche non si spengono. Su Twitter la giornalista Gaia Tortora torna sull’episodio e scrive: “Il buon esempio? La sua dose in quella Regione doveva andare ad un anziano visto che la Toscana è ultima nella copertura dei più fragili. Il buon esempio non c’entra nulla”. Gaia Tortora replica così a Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, che sul social ha difeso il gesto del giornalista Scanzi dicendo che “ha dato il buon esempio”.

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