Draghi non vuole prendere il Mes: ora non è prioritario, sarebbe uno spreco di soldi
Nella conferenza stampa di venerdì sera, Mario Draghi ha risposto anche a una domanda sul Mes. “Durante le consultazioni preliminari – ha detto – mi è stato chiesto da molti partiti cosa pensassi del Mes. Ho risposto che occorre anche in questo essere pragmatici: al momento il livello dei tassi di interessi è tale che prendere il Mes non è prioritario. Ma c’è un motivo ancor più importante: il Mes è essenzialmente investito nella sanità, quando avremo un piano sanità condiviso dal Parlamento e dall’opinione pubblica allora ci chiederemo se vale la pena. Prenderlo senza avere un piano può significare buttare via i soldi“.
Le reazioni sono arrivate ma un po’ a scoppio ritardato. Anzi, i partiti favorevoli al Mes non hanno battuto ciglio. A cominciare da Italia Viva, che pure sul Mes aveva attuato con Conte un lungo contenzioso sul tema, e per finire con Forza Italia.
Da parte di Italia Viva anzi si segnala una giravolta. “La convenienza finanziaria ad accedere alla linea pandemica del Mes – dice Luigi Marattin, vicepresidente del gruppo alla Camera – era molto forte a inizio estate 2020: circa 1,5% in meno rispetto al costo all’emissione dei Btp decennali. Ora è meno della metà, ma tuttavia ancora conveniente”.
Tuttavia Marattin dà ragione a Draghi: “Il presidente Draghi ha perfettamente ragione quando dice che prima di decidere la fonte di finanziamento, occorre decidere cosa fare con quei soldi. L’anno scorso Italia Viva, assieme alla richiesta di accedere al Mes, presentò un piano dettagliato per spendere quelle risorse, preparato dal nostro gruppo parlamentare. Lo mettiamo a disposizione del governo Draghi. Perché ancora pensiamo che questa opportunità non vada sprecata”.
Silenzio anche da parte del Pd. Con Enrico Letta che commenta: “Molto bene. Il Decreto Sostegni interviene su salute, scuola, turismo, cultura e aiuta lavoratori e imprese. Bene #Draghi. Bene i Ministri. Male, molto male che un segretario di partito tenga in ostaggio per un pomeriggio il cdm (senza peraltro risultati). Pessimo inizio #Salvini”. Così Letta critica il pressing della Lega per la rottamazione delle cartelle esattoriali.