Draghi: «Si riaprono le scuole fino alla prima media». Confermate tutte le restrizioni attuali

26 Mar 2021 16:09 - di Redazione

Tornano le scuole aperte in zona rossa: nidi, elementari e prima media. Il governo ha finalmente scelto sul nodo scuola. Con un compromesso, didattica a distanza per i più grandi. Rientro in aula fino  alla prima media. Una decisione quasi obbligata dopo il pressing delle famiglie. La chiusura delle scuole di ogni ordine a gradoi era stata decisa col Dpcm del 2 marzo scorso.

Draghi conferma: riapriremo le scuole fino alla prima media

“Confermo la decisione di aprire fino alla prima media”, ha detto Mario Draghi in conferenza stampa al termine della cabina di regia con i ministri e i vertici del comitato tecnico scientifico. ” Il ministro Bianchi sta lavorando perché questa riapertura avvenga in modo ordinato. In alcuni casi sarà possibile effettuare il test ma parlare di azione globale mi sembra eccessivo”. Realismo e cautela. “La situazione rimane critica e preoccupante – . ha specificato –  ma la volontà complessiva è stata quella di riaprire la scuola fino alla prima media. Aprire ulteriormente sarebbe un rischio”.

Pasqua blindata in tutta Italia

Il ritorno in classe è l’unica novità rispetto allo stato attuale. Per il resto dovrebbero essere confermate tutte le restrizioni. Nessuna promozione in zona gialla delle regioni fino al 30 aprile. Le aree del Paese meno colpite resteranno arancione.  Pasqua blindata per tutta Italia. Le scelte politiche – ha ribadito rivolgendosi a Salvini – sono appese ai numeri della curva dei contagi.  “Impensabile tenere tutto chiuso? come si domanda provocatorio il leader della Lega?  “Pensabile o impensabile dipende solo dai dati che vediamo. Le regole non sono campate per aria. E’ desiderabile riaprire, questo lo è anche per me, dopo di che quando, se e come dipende dai dati che abbiamo a disposizione”.

Vaccini, priorità alle persone più fragili

Draghi è voluto tornare sul tema delle diversità regionali nelle categorie prioritarie da vaccinare. Nessuna polemica non i governatori, chiarisce dopo le interpretazioni sulla voce grossa fatta in Senato. “Il motivo del richiamo  era teso a dare la linea di fondo. Devono essere vaccinate le persone più fragili e andare in ordine di età è il criterio che va seguito”.  E ha confermato l’obiettivo di mezzo milione di dosi di vaccino.

Mi vaccinerò con Astrazeneca la prossima settimana

Scettico, invece, sulle novità decise dalla Commissione Ue sui criteri di restrizione all’export di vaccini nei paesi extra-Ue. “Noi per primi abbiamo proposto” il tema. Ora purtroppo è un tema all’attenzione di tutti”.  “Mi riservo di esaminare la parte giuridica degli ultimi contratti. Confermo quanto detto: c’è in gioco la salute, la vita e la morte, bisogna cercare il coordinamento europeo e se non si vede la soluzione bisogna cercare altre strade. Io però starei attento a fare certi contratti”.  Non sono stato vaccinato, ha confermando che si  vaccinerà con AstraZeneca. “Mi sono prenotato per la prossima settimana”.

Dobbiamo azzeccare la politica dei prossimi sei mesi

Anche il tema della ripresa economica è una priorità, ha assicurato. Il “passo fondamentale è azzeccare politica economica prossimi 6 mesi’, ha detto. Con un pizzico di polemica nei confronti dell’assenza di cambio di passo. “La sfida è attuare il vecchio che va bene e aprire il nuovo che va bene'”. Nessuna decisione sull’entità dello scostamento di bilancio.  “Abbiamo discusso il quando, ma non c’è una decisione. Si pensa debba essere interno alla data della presentazione del Def,  a metà aprile. Non è che uno annuncia numeri per vedere l’effetto che fa“.

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