Enrico Montesano: «Il lockdown non è servito a niente un anno fa e insistono. A chi giova?»
“La domanda che viene spontanea al cittadino comune pensante è ‘perché?’ Perché rifanno un lockdown che palesemente non è servito a nulla rispetto al virus. Vista la situazione in cui ci troviamo, ma invece ha già creato danni enormi su molti altri fronti? Cui prodest?”. Se lo chiede polemicamente Enrico Montesano. Molto scettico, se non critico, nei confronti del nuovo confinamento totale deciso dal governo Draghi per arginare l’impennata dei contagi.
Montesano: perché insistono con il lockdown se non è servito?
L’attore passa in rapida rassegna tutti passi falsi del governo Conte sulla gestione della pandemia. “Ci avevano detto ‘facciamolo adesso per poi essere liberi dopo’. Ed è sotto gli occhi di tutti, non è andata così. Quindi, chi ne beneficia?”, si chiede il popolare attore romano. “Perché oramai è un anno esatto che ci troviamo in questa situazione”, insiste intervistato dalla Adnkronos. E ricostruisce tutte le tappe di un anno infernale. E i sacrifici, evidentemente inutili, degli italiani.
È la seconda Pasqua blindata. Una coincidenza?
“Hanno prima chiuso tutto. Poi a zone rosse alternate, poi arancioni, poi gialle. Poi di nuovo rosse ed ora di nuovo tutti chiusi. È evidente che il lockdown non si è rivelato uno strumento efficace per combattere il covid”. Anche a detta di molti esperti, aggiunge Montesano. Questa “è la seconda Pasqua che faremo in queste condizioni. E io mi domando: perché? È una coincidenza?“.
“Intanto l’economia è a pezzi e cresce la povertà”
Domande legittime, di buon senso. Che non significa negare la pericolosità del virus. Ma mettere in discussione quello che accade quando non ha una logica. “Come ho sempre fatto fin da bambino, io mi pongo degli interrogativi. Se non serve per combattere il virus, il lockdown sta generando povertà. Crisi a tutti i livelli, chiusura di moltissime attività. Quindi un effetto – negativo. Allora come mai persistono?”, incalza l’attore. Che dice di non avere particolari contraccolpi dalle nuove restrizioni. “Continuerò a fare quello che ho sempre fatto, quindi molto poco. Io non sento la mancanza dell’aperitivo, perché non sono un ‘mondano’. Però, continuerò a fare ciò che devo fare. Se devo fare una passeggiata la faccio, me l’ha ordinata il dottore. Anzi, dovrebbero farla tutti, fa bene alla salute“.