Essenza – Roma

9 Mar 2021 0:01 - di Redazione

Essenza
Via Cavour, 38 – 04019 Terracina – Latina
Tel. 0773/369762
Sito Internet: www.essenzaristorante.com

Tipologia: ricercata
Prezzi: pesce 22/25€, primi 18€, carne 24/65€, dolci 10€
Giorno di chiusura: Mai. In estate apre solo a cena.

OFFERTA
L’anno scorso segnalammo alcune incertezze nella cucina di Simone Nardoni, forse dovute alla fase di assestamento nella nuova sede di Terracina, con conseguente prudenza nel voto. La prova di quest’anno ha fugato tutti i dubbi: abbiamo, infatti, ritrovato una mano ispirata, con spunti creativi mai fini a sé stessi, una grande attenzione nelle cotture (emblematico il caso del piccione, da noi criticato nel 2019) e una notevole cura dei dettagli, sia nella proposta gastronomica che nel servizio. Il menù è snello e spazia con disinvoltura fra mare e terra con la possibilità di scegliere alla carta oppure optare per uno dei tre percorsi degustazione da 3, 5 e 8 portate rispettivamente a 45, 55 e 70 euro, con piatti a scelta dello chef che pesca dalla carta integrandola con altre preparazioni. L’accoglienza mette subito di buon umore con dei deliziosi grissini al parmigiano affiancati da una serie di finger food originali e gustosi – tartelletta con rape rosse e insalata russa, macaron con patè di fegatini, cialde croccanti di pane con burro salato e alici – seguiti da una altrettanto valida cipolla caramellata allo zafferano con crema di patate e spuma di parmigiano. Partenza vera e propria con un ottimo gambero con cipolla e ciliegia alla brace e lardo di Vitaliano Bernabei terminato con emulsione di ciliegia, seguito dagli spaghetti di calamari serviti con una crema di peperoncini aji amarillo e un lampone da mangiare alla fine per pulire il palato, un piatto ben congeniato. Eccellenti, a seguire, sia la ventresca di tonno con crocchetta di bollito e gelato al cappero, che la triglia bollita affiancata da torcione di foie gras e prugne. Ottima la consistenza di entrambe le paste ripiene provate: i bottoni ripieni di San Pietro con un croccante di cozze, terminati al tavolo con uno strepitoso “succo” di insalata di pomodoro ottenuto lasciando macerare la suddetta preparazione, e i plin di coniglio con berberè e peperone crusco. Chiusura salata affidata a “tutto il piccione”, la stessa preparazione provata lo scorso anno, ora caratterizzata da una cottura millimetrica delle carni: il petto giustamente rosso, la coscetta adagiata su un purè di patate, i tortellini ripieni di rigaglie e il filetto adagiato su pane e fegatini. Una crème brûlée alla liquirizia e sorbetto al limone servita come pre-dessert ha introdotto un eccellente dolce dalla spiccata acidità e dai sentori erbacei, consistente in una madaleine soffice all’aneto con meringa allo zenzero e sorbetto di dragoncello. Chiusura affidata a un espresso servito in tazza grande, discreto per estrazione e complessità, giunto in tavola insieme a una deliziosa piccola pasticceria il cui ultimo boccone era una goduriosa mini-bomba tiepida ripiena di crema al limone.

AMBIENTE
Posto ad angolo all’inizio del corso principale di Terracina entrando da sud, è caratterizzato da arredi eleganti e comode sedute, con i tavoli dal piano in legno lasciati nudi e giustamente illuminati. Il mood è moderno senza per questo risultare freddo.

SERVIZIO
Perfetto per professionalità, competenza e gestione dei tempi, con quel pizzico di informalità che non sfocia mai nell’invadenza.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2020 – www.lapecoranera.net

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