La Parolina – Viterbo
La Parolina
Via Giacomo Leopardi, 1 – 01021 Trevinano – Viterbo
Tel. 0763/717130
Sito Internet: www.laparolina.it
Tipologia: ricercata
Prezzi: antipasti 20€, primi 20€, secondi 25€, dolci 15€
Giorno di chiusura: Lunedì e Martedì
OFFERTA
La Parolina è una perla in cui non ci si arriva per caso, ubicata com’è nel borgo di Trevinano a una manciata di chilometri dai confini di Umbria e Toscana, e questo non fa che rafforzare la nostra ammirazione per Iside e Romano che da ormai tre lustri propongono qui una cucina territoriale di ricerca, scelta coraggiosa. La si può provare scegliendo à la carte oppure optando per uno dei tre percorsi degustazione rigorosamente a sorpresa e vincolanti per l’intero tavolo, da 6, 9 o 15 portate rispettivamente a 65, 80 e 120 euro. La nostra esperienza è partita subito con il piede giusto grazie a un delizioso gelato di ceci e limone con chips di ceci e olio evo e allo strepitoso finto caviale, ovvero lenticchie nere cotte nel brodo di pesce e servite su una crema di patate, gentili omaggi della cucina, insieme a un ottimo pane di farro da accompagnare con un emulsione di olio evo spalmabile. È stata poi la volta dell’ottima battuta di chianina servita con maionese di nocciole dei Monti Cimini, olio evo disidratato e nocciole a pezzetti e dell’eccellente coregone marinato e affumicato proposto con lattarino dorato e caviale di lago. Impeccabili pure i due primi provati: un risotto con zafferano di Acquapendente servito con sorbetto di zenzero e limone e polvere di lamponi e degli altrettanto validi ravioli di tinca con scarola, uvetta e pinoli. Buono, per proseguire, il controfiletto di suino brado dell’azienda Il Poggio e peperoni, a cui abbiamo però preferito il petto di pollo bio cotto a bassa temperatura e servito con foie gras, salsa di pesche al vino e lavanda, un piatto ricercato ma al tempo stesso con i sapori della tradizione in bella evidenza. A chiudere l’Italia in minatura, un ricco omaggio di piccola pasticceria servito su una tavola con la mappa del Bel Paese con i diversi assaggi a richiamare i dolci tradizionali regionali, in verità più bello a vedersi che buono al palato, seguito da un espresso servito in una tazzina con coperchio, risultato sottoestratto e debole al palato. Cenno finale d’obbligo per i deliziosi panini che vengono serviti durante il pasto.
AMBIENTE
Una grande sala ben arredata e con i tavoli generosamente dimensionati accoglie l’avventore con una grande vetrata con vista sul Monte Amiata. Da quest’anno lo spazio esterno sulla destra è stato ben allestito con grandi ombrelloni per permettere un pasto di classe pure all’aperto.
SERVIZIO
Cortese e disponibile, oltre che preciso nei tempi.
Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2020 – www.lapecoranera.net