Laura Pausini dedica la nomination all’Oscar col tricolore nel cuore: “Un regalo alla mia Italia”

16 Mar 2021 21:00 - di Guido Liberati
LAURA PAUSINI OSCAR 1 ANSA

“Spero sia un regalo per tutti gli italiani”. Parla commossa, Laura Pausini all’indomani della nomination del brano “Io si’/Seen” agli Oscar 2021 per la migliore canzone originale. Per capire quanto sia davvero sincera, basti ricordare che ogni 2 giugno, Laura sulla sua pagina Facebook, posta una foto dove indossa un abito tricolore.

Artista straordinaria, innamorata della sua patria, ma anche coraggiosa e sempre fuori dal coro. Ricordate quando sui bambini di Bibbiano fu la prima a schierarsi nell’omertà dei suoi colleghi? Laura è così. Un’italiana fiera delle sue radici.

“Ho le stesse ansie e le stesse paure di quando ho vinto il festival di Sanremo 28 anni fa – racconta – Mi sento piccola come allora e mi chiedo cosa ci sara’ dopo gli Oscar”.
La nomination arriva a quindici giorni esatti dalla vittoria dei Golden Globes, riconoscimento celebrato con una straordinaria esibizione sul palco dello scorso festival di Sanremo.
“Dopo aver vinto quel Sanremo di 28 anni fa dentro di me è  nato il desiderio di non accontentarmi. Di fare il meglio che potevo, anche sbagliando. I Golden Globes e questa nomination sono così grandi che non so come prenderli. Forse è una sorta di sfida con me stessa, perché i premi sono bellissimi ma ogni tanto mi spaventa di non essere in grado di meritarli: mi mettono ansia e mi chiedo se saroòcapace di fare di più”.

Laura Pausini racconta come è nato il brano da Oscar

Ancora un incredibile traguardo per la regina indiscussa della musica italiana e per il brano “Io si’/Seen”, nato dalla collaborazione con la pluripremiata compositrice statunitense Diane Warren (undici nomination agli Oscar), Bonnie Greenberg. E per il testo italiano scritto con Niccolò Agliardi.
“Io si’/Seen” e’ l’original song del film prodotto da Palomar per Netflix “The life ahead/La vita davanti a se'” con la regia di Edoardo Ponti, che segna il grande ritorno alle scene di Sophia Loren.
“Sophia ed Edoardo mi hanno chiamato – rivela – Mi ha scelto proprio lei, Sophia, perché la canzone era il proseguimento del messaggio del film: mi ha fatto i complimenti per questa nomination”.

Un pensiero al babbo, che ha lavorato con Raoul Casadei

“Questa nomination la dedico al mio babbo – dice – E’ un cantante, ha lavorato anche con Raoul Casadei e poi ha deciso di fare pianobar, studiava e provava vari stili: ho imparato da lui la mia musica e non mi ha mai detto che dovevo cantare, ha saputo aspettare fino al compleanno degli otto anni quando gli ho chiesto di regalarmi un microfono”.
Infine l’artista ha voluto ricordare che tutta l’Italia ha accolto con favore questa nomination. “Stavolta è più travolgente che mai a livello emotivo, perché è molto importante anche per il nostro Paese e per la cultura italiana – osserva – La canzone e il film sono dedicati alle persone che si sentono perse, abbandonate, senza protezione, uno stato d’animo che conosco e che oggi più che mai vive in molte persone a causa della pandemia. La speranza è l’insegnamento che questa canzone e questo film si sono proposti di dare come tema principale. Anche per questo, in maniera particolare, ringrazio l’Academy“.

 

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