L’eccidio delle foibe va in scena al Malaspina di Palermo. Protagonisti alcuni detenuti
Il massacro delle foibe entra al Malaspina di Palermo. È andata in scena, a porte chiuse e in assenza di pubblico in conformità alle norme anti-Covid, nell’Istituto penale per i minorenni “Malaspina”, Anche noi siamo italiani! Una rappresentazione di pupi e attori dedicata alla tragedia delle persecuzioni degli italiani in Istria e Dalmazia e all’eccidio delle foibe perpetrato dai comunisti di Tito a guerra finita.
Le foibe al Malaspina di Palermo
Protagonisti sono stati alcuni giovani detenuti che hanno seguito negli ultimi mesi il corso di pupi e legalità condotto dal maestro Angelo Sicilia e arrivato alla seconda annualità. In scena con Sicilia, i pupi costruiti e manovrati dai detenuti, un agente della polizia penitenziaria e i direttori Clara Pangaro e Salvatore Inguì. Il corso mira a formare giovani in grado di apprendere l’arte dei pupi, le tecniche di manovra e di recitazione. In particolare su tematiche sociali e legate alla memoria. Le foibe rappresentano una delle pagine più dolorose della storia d’Italia.
Al Malaspina vanno in scena le foibe
L’iniziativa, organizzata con il sostegno del direttore del Centro per la giustizia minorile per la Sicilia, Rosanna Gallo, è stata sposata dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana. E oggi l’assessore Alberto Samonà si è recato in visita istituzionale al Malaspina per essere presente.
I detenuti hanno realizzato i pupi
In scena, i pupi realizzati dagli stessi detenuti del Malaspina. Gli stessi detenuti a gennaio avevano già portato in scena la storia di Calogero Marrone. Il siciliano ucciso nel lager nazista di Dachau. «È stato per me un momento importante e commovente», ha detto l’assessore Samonà. «Ha unito l’arte al ricordo del massacro delle foibe, una pagina di storia buia del nostro Paese. L’aver coinvolto i ragazzi del Malaspina in questo progetto rappresenta un’occasione preziosa per contribuire al reinserimento dei giovani nella società. A partire dalla conoscenza di un’arte, quale quella dell’Opera dei pupi. Riconosciuta dall’Unesco e che appartiene alla nostra tradizione e alla nostra cultura».
I pupi della legalità
«Con questa rappresentazione – spiega Clara Pangaro, direttrice dell’Ipm Malaspina – simbolicamente prende avvio la terza annualità del Laboratorio dei pupi della legalità. La rappresentazione di oggi è espressione del lavoro di collaborazione e di condivisione di tutte le componenti dell’Istituto penale per i minorenni. Questa attività dal forte valore sociale costituisce un modo nuovo per conoscere e ricordare momenti significativi della storia dell’umanità. Ma anche un’opportunità per i ragazzi ospiti della struttura per imparare un antico mestiere e recuperare le tradizioni siciliane».
Oggi all’Istituto Penale per Minorenni “Malaspina” di Palermo abbiamo portato in scena la rappresentazione “Anche noi…
Pubblicato da Angelo Sicilia su Venerdì 12 marzo 2021