L’incontro Letta-Conte agita i renziani. La Boschi: «Se il Pd vuole ci fuori dalla sinistra, lo dica»
«Attento! Gli zii ti guardano»: gli appassionati di Totò e Peppino ricorderanno certamente il telegramma spedito al nipote (Teddy Reno), studente troppo donnaiolo. L’intervista di Maria Elena Boschi a Repubblica lo ricorda molto. Almeno nella parte relativa ai rapporti tra Italia Viva, «gli zii», e il Pd, il nipote: attento che ti guardiamo. Un avvertimento ormai non più rinviabile dopo l’incontro di ieri tra Enrico Letta e Giuseppe Conte, leader in pectore del M5S. Ai renziani, si sa, i grillini fanno lo stesso effetto di un drappo rosso sventolato di fronte a un toro. E la Boschi non fa eccezione. «Il Pd di Zingaretti – esordisce, infatti – definiva Conte leader della coalizione, mentre Letta al di là dell’incontro con Conte ha dichiarato “di non essere subalterno ai 5Selle“. Lo verificheremo strada facendo».
La Boschi intervistata da Repubblica
La differenza con Totò, Peppino e la Malafemmina è che qui l’occhiuta vigilanza, più che a mettere in guardia un nipote dalle insidie di una vita allegra, serve a tutelare Iv da un’eventuale esclusione dal «cantiere» in allestimento a sinistra. La Boschi è fin troppo esplicita in tal senso: «Vogliamo essere coinvolti di più, a partire dalle amministrative». E per dimostrare che fa sul serio prenota subito un candidato sindaco di Iv «a Torino, Bologna o Napoli». «Se poi – aggiunge – qualcuno vuole farci fuori dalla coalizione dovrebbe dircelo, non alimentare voci su una nostra inesistente fuga verso la destra».
L’«Enrico stai sereno» pesa ancora
In realtà, Letta ha incontrato Conte, così come ha incontrato Speranza. Entrambi nella qualità di interlocutori in vista del “campo allargato” da realizzare a sinistra. E Renzi? «Non è ancora stato programmato. È la verità, senza alcuna polemica», rassicura la Boschi. Sarà. Ma è anche l’indizio che, tra i due, l’«Enrico stai sereno» pesa ancora. Forse è anche per sollecitare Letta a metterlo in agenda che la capogruppo alla Camera annuncia l’iniziativa «Primavera delle idee». È un contributo, spiega, «per costruire un’alleanza riformista contro estremismi, sovranismi, populismi». In realtà, somiglia più ad uno stress-test a carico dei dem. E la Boschi non lo nasconde: «Vedremo se il Pd sarà fedele all’impostazione riformista che Letta ha teorizzato». Appunto, «gli zii ti guardano».