L’indiscrezione: Rocco Casalino non sarà più il portavoce di Conte, ecco chi lo sostituirà
“La Casalino communication chiude i battenti”. Con questo titolo lapidario Dagospia annuncia la decisione di Rocco Casalino. Avrebbe dismesso i panni di portavoce di Giuseppe Conte. Un tempismo sospetto e infatti il sito di Roberto D’Agostino si insospettisce. Non c’è da meravigliarsi del resto se con la frase choc contro il Pd (“Nel partito ci sono dei cancri da estirpare”) , Casalino abbia creato un incidente diplomatico grave. L’ha fatta grossa in un momento in cui Conte sta per prendere in mano il M5S con un ruolo da federatore: ossia rinsaldare la “Santa alleanza” con il Pd per rinverdire i “fasti” del governo giallorsso. Lo sfregio al Pd fatto da Casalino ha rotto tutto. Uno scivolone grave.
Casalino e Conte ai titoli di coda
L’uno rimedio, probabilmente, è toglierlo di mezzo dal progetto. Che sia stato indotto a cambiare aria? Per Dago non ci sarebbero dubbi. Dunque “la Casalino communication chiude i battenti” e l’ex capo ufficio stampa di Palazzo Chigi punterebbe più in alto. Addirittura. “Casalino – si legge sul sito di Roberto D’Agostino – non seguirà Conte nell’avventura del nuovo Movimento 5 Stelle”. Il motivo? “Punta a farsi eleggere in Parlamento“. L’indiscrezione prosegue: a sostituirlo potrebbe andare Dario Adamo, “già stato social manager”. Nella speranza che non combini guai.
Dagospia: “Casalino non seguirà Conte nel nuovo M5S”
Del resto, preso trance agonistica, Casalino ospite in tutte le tv a parlare del su libro, non ha saputo frenare la sua ansia di protagonismo da Serena Bortone a Oggi è un altro giorno“.- Quella frase “alcuni cancri da estirpare” ha lasciato il segno. Anzi, una ferita. Tanto è vero che dopo l’indiscrezione DAgospia fa seguire tutti gli interventi di esponenti Pd in preda a furore contro Casalino. “A nome di chi parla? Di Conte?”, si chiede ad esempio Andrea Marcucci. Mentre Andrea Romano, deputato e componente della Commissione di Vigilanza Rai, passa direttamente alle minacce: “Ne risponderanno l’amministratore delegato e il direttore di Rai1, ora basta”. L'”imputato” a stretto giro non ha potuto far altro che scusarsi: “Mi sono già scusato in diretta per la mia frase che è stata oggettivamente infelice – ha commentato Casalino -. Sembra evidente ch leb scuse non siano state sufficienti.