Mediterraneo, la relazione di Stancanelli (FdI) sugli stock ittici: “Tuteliamo i nostri pescatori”

18 Mar 2021 18:57 - di Penelope Corrado
mediterraneo, pescatori ANSA

“Coinvolgere gli attori locali e regionali nel processo di monitoraggio dei dati scientifici sugli stock ittici nel Mar Mediterraneo, per impedire la riduzione della quantità del pesce del Mare Nostrum e al contempo tutelare i pescatori nella loro attività quotidiana, difficile e rischiosa, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo attraversando a causa della persistente pandemia”. Lo ha ribadito l’eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR, Raffaele Stancanelli, nel presentare in Commissione Pesca del Parlamento Europeo, l’iniziativa “sulla ricostruzione degli stock ittici nel Mar Mediterraneo: valutazione e prossime tappe” di cui è relatore.

La relazione al parlamento europeo sul Mediterraneo

“La volontà della Commissione di fissare elevati standard ambientali, pur condivisibile e positiva non dovrebbe avvenire a costo di maggiori importazioni (che hanno raggiunto l’elevata percentuale dell’85%) a sfavore della produzione alimentare dell’UE (attualmente ridotta di oltre il 50%). Prendendo sempre e solo in considerazione i dati ambientali -ha spiegato- si rischia di tralasciare alcuni aspetti importantissimi come i risvolti socio-economici della limitazione alle attività di pesca”.

Nella relazione, l’onorevole Stancanelli ha condannato altresì le continue violazioni del diritto del mare nel Mediterraneo, compresi rapimenti, requisizioni di navi, detenzione illegale, intimidazioni, controlli, molestie, aggressioni e processi iniqui contro i pescatori dell’Unione Europea e ha invitato la Commissione “a sollecitare le autorità dei paesi terzi del Mediterraneo a porre fine a tutte le restrizioni e agli atti vessatori contro i pescherecci dell’UE”.

Che cosa sono gli stock ittici

Gli stock ittici e le attività di pesca principali sono gestiti a livello dell’UE mediante piani pluriennali e limiti annuali di catture. Ciascun piano pluriennale prevede obiettivi per la gestione degli stock ittici e può inoltre includere altre norme specifiche in materia di conservazione. Dall’entrata in vigore della nuova politica della pesca il 1º gennaio 2014, i nuovi piani pluriennali devono includere un obiettivo in termini di rendimento massimo sostenibile e un termine per il suo raggiungimento.

L’UE stabilisce inoltre limiti annuali di catture per la maggior parte degli stock ittici commerciali, altrimenti noti come totali ammissibili di catture (TAC) o possibilità di pesca. Ciascun TAC è ripartito tra gli Stati membri dell’UE mediante contingenti nazionali. I singoli Stati membri hanno la responsabilità di assicurare che i rispettivi contingenti non siano superati.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *