Meloni: «Letta è garante dello status quo. Draghi? Forte continuità col governo precedente»

16 Mar 2021 8:44 - di Mia Fenice
Meloni

Letta? «Garantisce lo status quo». Giorgia Meloni in un’intervista con La Stampa non risparmia critiche al nuovo segretario del Pd«Lo ius soli – puntualizza – come richiamo al suo elettorato da parte di Letta mi sembra una stupidaggine. Il Pd e la sinistra sono pieni di elettori che non hanno una certezza sul lavoro, il mutuo, sul futuro per i propri figli. Non hanno come priorità lo ius soli o il voto ai sedicenni. Non è più una questione ideologica ma di avere o meno il senso della realtà. È la sinistra degli extraterrestri, verdi con le antenne che ti spiegano un mondo che non esiste e non interessa a nessuno. Sono armi di distrazione di massa. E qualcuno pensa che possa interessare a un ragazzo di 16 anni che oggi ti chiede di avere una vita normale, di poter frequentare i suoi amici, uscire, avere la libertà che a quell’età è indispensabile, il diritto di voto? C’è una generazione priva di qualunque libertà fondamentale, che ha solo il diritto di stare tutto il giorno davanti allo schermo di un computer. Questo è il problema. La sinistra non ci arriva?».

Meloni: «Letta usa armi di distrazione di massa»

Il giornalista le chiede: “Letta è un marziano allora?”. «Letta è un ragazzo intelligente, non posso pensare che per lui queste siano le priorità per l’Italia. Usa armi di distrazione di massa per spostare il dibattito da temi più spinosi come appunto l’incapacità di questo governo di dare risposte sensate sulle chiusure, sul fallimento della lotta al Covid che hanno visto il Pd e la sinistra sempre al governo dall’inizio della pandemia». E poi ancora: «Non oso dire se Letta rafforzi la sinistra. È persona valida, di spessore, lo conosco da anni, l’ho anche chiamato per fargli in bocca al lupo. Ma è anche il garante dell’attuale status quo, in Italia come in Europa. In particolare è molto gradito ai francesi, in una fase storica nella quale tutti sanno – non lo dico io ma la nostra intelligence – che la Francia ha un atteggiamento fortemente predatorio verso le nostre infrastrutture e le nostre aziende».

Meloni sul governo Draghi

Nell’intervista si parla anche del governo Draghi. «Difficile dire se c’è stato un cambio di passo, perché il grosso sta cominciando adesso. Certo avere rimosso Arcuri e averlo sostituito con il generale Figliuolo lo è stato. Ma mi sembra l’unico atto significativo. Del resto era una delle nostre principali richieste durante le consultazioni con Draghi. Parlai con lui della gestione commissariale che era piena di inefficienze ma anche di ombre. FdI fa un’opposizione nel merito senza pregiudizi e senza sconti al governo Draghi. Serve anche qualcuno che dica chiaramente quando le cose non vanno. Su tutto il resto la discontinuità è di là da venire: c’è fortissima continuità con il governo precedente».

«Draghi dia segnali chiari»

Poi per quanto riguarda le misure economiche che si attendono a sostegno delle imprese, Meloni afferma: «Intanto non c’è uno straccio di testo del decreto. 10 miliardi sarebbero meglio di 5, ma occorre capire se le risorse che si stanno spendendo servono a garantire la continuità delle aziende. Tutte le risorse disponibili che hai, devi metterle su questo obiettivo. Se invece ti ostini a spendere 5 miliardi per il cashback allora non va bene. Qui non siamo nelle condizioni di spendere soldi che non producono niente, che servono solo alla lotta ideologica al contante. Vedremo se Draghi accoglierà la nostra richiesta di destinare il soldi del cashback alle aziende in crisi. Mi aspetto che Draghi, che è persona seria, dia dei segnali chiari. E non stia a portare avanti misure surreali perché la maggioranza che lo sostiene glielo impone. Ho sempre detto che non puoi pensare di rimettere in piedi l’Italia con gli stessi che l’hanno distrutta».

Salvini? «Rapporti in fase di assestamento»

Poi le domande si spostano sui rapporti con Salvini. «I nostri rapporti sono in una fase di assestamento. Io penso che un maggiore coordinamento della coalizione potrebbe aiutare a rafforzare le idee del centrodestra all’interno del governo. Purtroppo con questi numeri in Parlamento la sinistra fa la parte del leone, ma il ruolo di Fdi all’opposizione consente di rafforzare il ruolo del centrodestra. Purché loro abbiano voglia di farlo».

 

 

 

 

 

 

 

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