Paolo Crepet chiede le dimissioni di Speranza: “Va avanti come se avesse sconfitto il Covid”
Paolo Crepet, 69 anni, psichiatra e sociologo, ha parole durissime contro la gestione della pandemia. E ripete la richiesta di dimissioni del ministro della Salute, Roberto Speranza.
Lo fa in una lunga intervista a La Verità, dove prevede che il peggio non sia passato. «Quando finirà la battaglia dei vaccini – dice Crepet – dove siamo i più lenti d’Europa, si concretizzerà l’angoscia per la situazione economica. Ora siamo in coma farmacologico. ci somministrano le elemosine, i sostegni, la cassa integrazione, sospendono i mutui. Ma tutto questo finirà. Non so se a settembre Unicredit sarà ancora compassionevole».
“Alla fine della pandemia rischiamo la guerra civile”
“Che cosa prevede?”, gli chiede Maurizio Caversan. La risposta dello psichiatra è apocalittica. «Dovremo fare i conti con 10 milioni di non dipendenti statali. Si rischierà la guerra civile tra i garantiti, gli insegnanti, gli impiegati dei ministeri e dei comuni, e tutti gli altri». Crepet osserva che la pandemia ha aumentato le patologie che c’erano già. «Depressione, diminuzione dell’autostima, ansia, stati di panico, insonnia, calo della libido». Effetto del lockdown. «Sono patologie derivate dall’enorme quantità di ore che passiamo davanti allo schermo per la didattica a distanza, lo smart working, le esigenze private. Ci sono ragazzi che trascorrono anche 10 ore davanti al pc».
Crepet: “Speranza parla come se avesse sconfitto il Covid”
La responsabilità maggiore è della politica? Qui Crepet fa nomi e cognomi. «Lei ha sentito qualcuno scusarsi con il popolo italiano come ha fatto la Merkel in Germania? Io ho chiesto le dimissioni del ministro Speranza che invece va avanti come se avesse sconfitto il Covid. Un anno fa vedendo i dati dei decessi nelle Rsa mi vergognavo di essere italiano. Adesso continuiamo a dare i vaccini ai trentenni o alle categorie professionali influenti».
«Purtroppo – denuncia Crepet – non solo il ministro della Salute, ma anche la comunità scientifica ha dimostrato tutti i suoi limiti».Virologi ed epidemiologi sono i nuovi oracoli.«Commentano i bollettini quotidiani analizzando le cellule. Come se non esistessero le emozioni. Nel Comitato tecnico scientifico non sono presenti studiosi della mente e dell’anima». Un altro atto d’accusa pesante contro il governo Conte. Al quale il governo attuale sta ponendo rimedi ancora inapprezzabili