Parentopoli in Campidoglio, assunta la compagna di un assessore. La Raggi fa la gnorri: «Non sapevo»
Un nuovo scandalo colpisce la giunta Raggi. Che, come da copione, si indigna. Scoppiato il caso, si atteggia a moralizzatrice. Acque agitate in Campidoglio per l’ennesima assunzione clientelare di amici e compagne degli amici. Nello staff dell’assessore all’Urbanistica Luca Montuori compare una nuova collaboratrice. Non proprio esperta di cose ‘romane’, Silvia Di Manno. Quarantacinque anni, toscana, originaria di Pietrasanta, nel suo curriculum spica il lavoro presso una libreria di Viareggio. E, soprattutto, il legame con l’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti. Tutti di provata fede grillina.
Scandalo in Campidoglio, assunta la compagna di un assessore
Il caso sollevato da alcuni quotidiani finisce nel mirino dell’opposizione. Il contratto di ingaggio con la compagna dell’assessore al bilancio, scrivono Repubblica e Tempo, è di 23mila euro l’anno. Ma sul sito del Comune di Roma non c’è traccia della nomina della nuova collaboratrice.
Fratelli d’Italia chiede l’accesso agli atti
Fratelli d’Italia va all’attacco con un’interrogazione a tempo di record per chiedere l’accesso agli atti. “Vorremmo conoscere la documentazione che, come al solito, in spregio alla trasparenza non risulta dal sito istituzionale. E come mai – dice il consigliere Francesco Figliomeni – il buon Montuori abbia scelto la fidanzata del suo collega Lemmetti. Che abita a circa 400 km di distanza da Roma”. Con l’ultima mossa la giunta monocolore 5Stelle ha superato i limiti della decenza “Amici e compagne, un esercito di consulenti in Comune pagati con i soldi dei romani. Proseguono così le infornate dei ‘grillini speciali’ sotto l’amministrazione Raggi”, ha tuonato il capogruppo di FdI Andrea De Priamo.
Il Pd si scatena contro parentopoli
E il Pd non si fa pregare per attaccare la giunta grillina. “Da notizie stampa abbiamo appreso uno dei segreti del successo dell’amministrazione Raggi”, dice ironico Antongiulio Pelonzi. Capogruppo demo in Campidoglio. “Donne e uomini giusti al posto giusto. Tutte scelte trasparenti e professionalmente elevate. Utili a rispondere ai bisogni dei cittadini. Tra i quali parenti ed amici”.
Lottizzazione senza precedenti: mogli, sorelle e amici
Duro anche il commento del segretario d’Aula, il leghista Davide Bordoni. “In Campidoglio lottizzazione senza precedenti, mogli, sorelle, amici ed ex colleghi. Tutti nella casa, non più di vetro, del Comune di Roma. L’Amministrazione chiarisca su questa ultima infornata di nomine. Vaglieremo le delibere, vogliamo capire la ragione di tutte queste nomine, E conoscere i curricula di tutti i neo nominati. La Lega presenterà un esposto dettagliato alla Corte dei Conti”.
La sindaca infuriata chiede un passo indietro
La sindaca infuriata per la vicenda chiede un passo indietro. Come in altre occasioni, la Raggi gioca a fare la marziana. A quanto fatto trapelare dall’entourage della prima cittadina attraverso le agenzie, la sindaca non aveva partecipato alla votazione di giunta con la quale è stato formalizzato l’incarico alla Di Manno. La prima cittadina avrebbe già chiesto di intervenire con la revoca della delibera. O attraverso un passo indietro della diretta interessata.
Non sapeva della relazione con l’assessore Lemmetti
L’ingenua sindaca sarebbe venuta a conoscenza solo dai giornali del fatto che la donna fosse legata al suo assessore. La normativa, infatti, vieta a un assessore di assumere un suo parente, congiunto o persona con la quale è in corso una “relazione affettiva”. Nulla, in teoria, vieta che questo possa prendere servizio presso un altro assessore. Ma le furbizie non attaccano. La giunta è un organo collegiale e il vincolo va esteso anche trasversalmente, protestano le opposizioni.