Putin sfida Biden: «Facciamo un confronto in diretta mondiale, così capiamo chi è l’assassino»
Un assassino? Vladimir Putin non porge l’altra guancia e dopo aver risposto con fermezze ma con ironia alle accuse di Joe Biden, passa alle proposte. Una sfida in diretta mondiale, un colloquio in video, ma di fronte a tutti, la prosecuzione del primo confronto telefonico fra i due presidenti, avvenuto su iniziativa del Presidente americano, poco dopo il suo insediamento alla Casa Bianca. “Proseguiamo la nostra discussione aperta, diretta, online”. “Sarebbe interessante per i russi e per gli americani e di molti altri Paesi”, dice Putin.
La Casa Bianca frena sulle accuse di Biden a Putin
“Nell’altro vediamo sempre le nostre qualità, e questo vale anche per noi”, ha dichiarato Vladimir Putin commentando le parole usate da Joe Biden, in una videoconferenza con residenti della Crimea nell’anniversario dell’annessione della regione nel 2014. La Russia continuerà a lavorare insieme agli Stati Uniti laddove questo “risponderà agli interessi” di Mosca, ha aggiunto il Presidente russo.
La Casa Bianca, però, ha smorzato i toni. Gli Stati Uniti sono “fiduciosi di poter continuare a cercare” di lavorare insieme alla Russia per “affrontare interessi nazionali reciproci”, ma “il presidente Biden chiaramente non si tratterrà quando ha preoccupazioni, sia con le parole che con le azioni”, ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, rispondendo alle domande sulle risposte date da Vladimir Putin al Joe Biden che l’ha definito “un killer”.
“Il presidente Biden e il presidente Putin hanno sicuramente prospettive diverse riguardo ai loro Paesi e l’impegno nel mondo – ha detto – ma dobbiamo continuare a cercare dei modi di lavorare insieme, come è stato notato in parti delle dichiarazioni del presidente Putin ci sono aree di interesse reciproco”.
Ed alla domanda se non si teme che le parole di Biden su Putin killer abbiano potuto provocare un’escalation, con il richiamo dell’ambasciatore russo, la portavoce di Biden risponde: “il nostro ambasciatore rimane a Mosca, lui e il nostro team sul terreno rimangono impegnati al dialogo con il popolo russo, continuiamo a credere che la diplomazia debba essere il primo passo, il nostro obiettivo nelle relazioni anche con i nostri avversari”.
Cosa disse Trump quando gli fu chiesto delle colpe del presidente russo
Anche a Donald Trump fu chiesto, in una intervista in televisione nel febbraio del 2017, se pensava che Vladimir Putin fosse un killer. L’intervistatore era Bill O’Reilly, su Fox News. La risposta dell’allora Presidente degli Stati Uniti: “Di killer ne abbiamo a bizzeffe. Cosa pensa che il nostro Paese sia così innocente?”. Il Cremlino allora se la prese con O’Reilly, chiedendo a Fox News le scuse per i commenti “inaccettabili ed equiparabili a un insulto” del giornalista.
Una domanda simile gli era stata fatta nel dicembre del 2015: l’host della Msnbc Joe Scarborough, aveva detto, parlando del Presidente russo: “uccide i giornalisti che non sono d’accordo con lui” e Trump, sulla stessa linea adottata oggi dal Presidente russo, rispose: “Joe, penso che anche il nostro Paese commetta un sacco di assassini”.
Negli stessi giorni, alla Abc, Trump aveva affermato: “non è mai stato dimostrato che (Putin, ndr) abbia ucciso nessuno, deve essere considerato innocente fino a che non si dimostrerà la sua colpevolezza, almeno nel nostro Paese”.