Reddito di cittadinanza agli immigrati dall’Inps, Gasparri: “Tridico se ne vada”. Pedrizzi: “Schiaffo alle imprese”

26 Mar 2021 11:38 - di Robert Perdicchi

Fa discutere l’intervista di Pasquale Tridico, presidente dell‘Inps, rilasciata alla Stampa di Torino. Soprattutto nella parte in cui valuta come prioritario il sostegno dello Stato ai redditi degli immigrati. “Il reddito di cittadinanza è un argine importante contro la povertà assoluta che è aumentata con il Covid, raggiunge 3 milioni di persone e l’importo medio è di 550 euro. Ora sono necessarie risorse aggiuntive soprattutto per le famiglie numerose e gli immigrati”, ha detto Tridico.

Gasparri: “Reddito di cittadinanza agli immigrati, che follia”

“Ci sono degli irresponsabili che vogliono mettere a repentaglio la vita del governo. Tra questi troviamo permanentemente attivo e presente Tridico, che spero il governo rimuova al più presto dal vertice dell’Inps. Dopo i numerosi flop della sua gestione, che abbiamo denunciato con puntualità e che ancora producono effetti nefasti, adesso l’ineffabile lottizzato grillino Tridico propone di dare il reddito di cittadinanza agli immigrati. Un vero e proprio spot per l’arrivo di clandestini”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri, membro del comitato di presidenza di Forza Italia.

“Dopo le fesserie di Letta sullo Ius soli, che non passerà mai, il delirio di Tridico per dare il reddito di cittadinanza agli immigrati. Alla faccia di tutti gli italiani che aspettano ancora risarcimenti che nemmeno l’ultimo decreto ha stanziato in misura adeguata. Tridico va cacciato subito. La sua presenza all’Inps ha prodotto gravissimi danni. Fu messo lì soltanto per una spartizione di potere grillina, simile a quelle che sta attuando la Raggi con i suoi assessori al Comune di Roma e che hanno caratterizzato il declino e la degenerazione del movimento fondato dall’ex comico condannato. Tridico, annunciando la sua intenzione di dare soldi agli immigrati, finisce per attirarne altri nel nostro Paese e diventa quindi anche un pericolo per l’ordine pubblico”, conclude Gasparri.

Pedrizzi: “E’ un tema economico, ma anche sanitario con il Covid”

“Indicare come priorità il reddito di cittadinanza agli immigrati, in questa fase di pesantissima crisi economica, è gravissimo e non ha nulla a che vedere con la vera ed autentica solidarietà, a cui teniamo moltissimo, e denota un inaccettabile distacco dalla realtà dei problemi degli italiani e delle imprese”, dichiara Riccardo Pedrizzi, ex parlamentare di An e già presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, in merito all’intervista di Tridico alla “Stampa”.
“Non si tratta di lanciare slogan pseudosovranisti come il ‘prima gli italiani’, qui il tema è economico ed ancor di più sanitario. In un fase di crisi pesantissima dell’economia, la massima autorità in tema previdenziale non può indicare come priorità la destinazione di fondi assistenziali agli immigrati, un ulteriore incentivo ad entrare in Italia in una fase in cui bisognerebbe monitorare meglio ed ulteriormente gli accessi in chiave di prevenzione dal Covid, con il paese “legale” in lockdown. In più, se è vero che alle casse dell’Inps gioverebbe e giova l’apporto della manodopera straniera in regola, non è certo allargando i cordoni della borsa dello Stato con misure improduttive ed assistenzialistiche a zero gettito contributivo, sia per gli italiani che per gli immigrati stessi, che si contribuisce al risanamento dei conti dell’Inps e al rilancio dell’economia, che andrebbe invece spinta con sostegni alle imprese e ai professionisti”, conclude Pedrizzi.

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