Salgono contagi e decessi. La Gabanelli picchia duro e accusa: «Arcuri non aveva competenze»
Bollettino, salgono contagi e decessi
I numeri delle ultime settimane purtroppo lasciano pochi dubbi: le varianti Covid del virus – quella inglese in modo particolare – si stanno diffondendo in maniera rapidissima facendo risalire la curva dei contagi. Siamo in piena terza ondata. Ora vaccinarsi e rapidamente è vitale. Sul tema e dati alla mano è intervenuta Milena Gabanelli. Che ha picchiato duro sul flop del piano vaccinale in un’intervista con l’Adnkronos.
Gabanelli: “Arcuri non aveva competenze”
“Finita la fase di vaccinazione del personale sanitario, adesso bisogna organizzare la logistica per il resto della popolazione; e un vero piano operativo non c’è. Evidentemente il governo ha valutato che serve un profilo con esperienza dimostrata sul campo”. E questo – bacchetta Gabanelli- è grave: ” in una campagna vaccinale un mese di tempo fa la differenza. E poi credo che le indagini in corso su alcune partite di acquisti abbiano anche un loro peso”.
“Un mese poteva fare la differenza”
La giornalista Milena Gabanelli picchia duro su Arcuri. La giornalista che ora cura la striscia informativa di inchiesta sul Corriere della Sera (‘dataroom’), condivide con l’Adnkronos le sue riflessioni sul perché il premier Mario Draghi abbia deciso di sostituire, a un mese dalla scadenza naturale, Domenico Arcuri con il generale di Corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo nel ruolo di Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. “Arcuri – osserva la Gabanelli – ha fatto quel che ha potuto ed ha preso decisioni in base alle competenze specifiche che ha: quelle in campo sanitario gli mancavano. Ha sbagliato a non avvalersi delle competenze pubbliche presenti in questo settore, nonostante il decreto di nomina gli avesse dato questa facoltà”. Insomma, abbiamo perso tempo. E i risultati dei bollettini che da settimane si stanno susseguendo lo dimostrano ampiamente.
“Lo Stato mortifica le professionalità”
La cronista le pone poi una domanda: “Il generale di Corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo ha la gestione della logistica in situazione di emergenza come suo core business. Lo Stato impiega circa 30 anni per costruire figure specifiche formate sulla gestione d’emergenza. Perché non si è pensato prima ad una figura militare per l’emergenza Covid? Ha risposto la Gabanelli: “Lo Stato impiega anni a costruire professionalità, come ben dice. Però poi sceglie qualcuno che quelle professionalità non le ha, mortificando chi si è dato da fare per l’interesse pubblico. Questa è una enorme piaga, che non riguarda solo la pandemia. Non ci si poteva pensare prima perché – fa notare – prima c’era un altro governo, che ha scelto diversamente”.