Sanremo dimentica Stefano d’Orazio: infuria la polemica. I Pooh e la moglie: doveroso l’omaggio

9 Mar 2021 11:03 - di Giulia Melodia
Sanremo e Stefano D'Orazio

Sanremo dimentica Stefano d’Orazio: infuria la polemica. I Pooh hanno commentato: «È stato orrendo». E la moglie del batterista: «Meritava un omaggio dell’Ariston. Fa parte della storia del Festival». E così, spenti i riflettori della kermesse, continuano a infuriare le polemiche. Quelle legate alle esagerazioni. E quelle scatenate dalla mancanze. E per un Achille Lauro di troppo, l’altra metà dei proseliti del rito festivaliero rimasto a bocca asciutta, rivendica il mancato omaggio a Stefano D’Orazio, il batterista dei Pooh morto per Covid lo scorso novembre. Un tributo previsto in scaletta ma, a quanto apprende l’Adnkronos, saltato all’ultimo momento a causa della eccessiva lunghezza dei tempi dello show. Tracimato ben oltre le due di notte… Eppure, ricordarlo «era doveroso». Come sottolinea la vedova dell’artista Tiziana Giardoni in un’intervista al Corriere della sera pubblicata oggi. Nel corso della quale, tra memoria condivisa e pensieri privati, sottolinea: «Perché ricordare Stefano al Festival? «Perché lui fa parte della storia di Sanremo. E in una edizione così strana per colpa della pandemia sarebbe stato giusto omaggiare un artista morto per il Covid. Come era giusta la presenza dell’infermiera Alessia Bonari»…

Sanremo, infuria la polemica sul mancato omaggio a Stefano D’Orazio

Ma quell’omaggio saltato dalla finale di Sanremo per necessità di scaletta all’ultimo, fa infuriare i fans. E gli stessi Pooh, delusi e amareggiati dalla decisione del taglio finale per motivi di sforamento. Già, perché la serata finale di Sanremo 2021 prevedeva un omaggio allo storico batterista dei Pooh, musicista e paroliere scomparso nel novembre scorso, quando, in cura per una patologia molto seria, ha contratto il Covid. Il festival, come anticipato, prevedeva che Fiorello e Amadeus cantassero Uomini Soli e poi ricordassero l’artista, autore di diversi successi dei Pooh.

La delusione dei Pooh, Red Canzian: «È stata una cosa orrenda»

Furioso il compagno di band Red Canzian, che all’Adnkronos ha dichiarato: «È stata una cosa orrenda. Davvero molto brutta. Sapevamo che doveva esserci questo omaggio e siamo rimasti molto male quando non l’abbiamo visto. Perché credo che Stefano D’Orazio meritasse quel ricordo. In cinque serate piene di qualsiasi cosa, tre minuti si potevano trovare», ha sottolineato un indignato Red Canzian. Che poi ha anche rincarato la dose, aggiungendo: «Per provocazione potrei dire che il tempo si poteva trovare persino al posto degli ultimi cinque in classifica, la cui assenza non avrebbe cambiato la storia della musica. Credo che Stefano in 50 anni abbia dato tanto alla musica italiana. E che qualcosa poteva essergli restituito da quel palco. Non si può essere onorati solo quando si serve a qualcuno», ha concluso il musicista con amarezza.

Mancato omaggio a Stefano D’Orazio: l’amarezza nella parole della vedova

Amarezza e delusione condivise dalla vedova di Stefano D’Orazio, Tiziana Giardoni, che in un’intervista sul Corriere della sera di oggi ha confidato: «Siamo rimaste con mia mamma davanti alla tv fino alle 2 di notte. Le dicevo: dai, resisti, che tra poco arriva Stefano». E invece, il sipario si chiude senza ricordo. Senza omaggio. Senza la minima citazione per l’ex batterista. Una presenza discreta ma incisiva, la sua, nella storia della musica leggera come in quella della band sulla cresta dell’onda da decenni. Un contributo, quello di Stefano D’Orazio, che andava solennizzato.

Il commento dei fans: «Lui ha una platea molto più grande: i nostri cuori»

E rispetto alla cui cancellazione, dalle colonne del quotidiano di via Solferino la moglie dell’artista scomparso, più delusa che arrabbiata, sottolinea: «Non voglio fare polemica: né con Amadeus, né con Fiorello, che sono due amici. E neppure con Riccardo Fogli, al quale non spettava farsi carico di questo momento» puntualizza Tiziana. «Solo che era tutto strano dall’inizio. Avevo ricevuto la scaletta e il fatto che il ricordo di Stefano fosse previsto alle 2 di notte mi sembrava una mancanza di rispetto. Forse è stato meglio niente, che essere l’ultima ruota del carro…». E di sicuro è stato più caloroso il commento arrivato dai fans di Stefano via social. Che ricorda sempre la moglie, hanno scritto: «Lui ha una platea molto più grande: i nostri cuori».

 

 

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