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Sanremo, l’ira dei cattolici (Cts Ucid): “Il festival lasciato in ostaggio di chi calpesta la religione”

Sanremo, l’ira dei cattolici (Cts Ucid): “Il festival lasciato in ostaggio di chi calpesta la religione”

Cultura - di Redazione - 8 Marzo 2021 - AGGIORNATO 8 Marzo 2021 alle 18:45

“Ancora una volta il Festival della Canzone italiana di Sanremo è stato preso in ostaggio dalle pseudo élite anticristiane e strumentalizzato come palcoscenico per attaccare e dissacrare l’identità religiosa cristiana oltre che la famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio” – lo afferma in una nota Riccardo Pedrizzi, Presidente del CTS dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) il quale ha espresso inoltre solidarietà e vicinanza al Vescovo locale, Antonio Suetta, che aveva accusato di volgarità e di mancanza di rispetto Fiorello.

“Non possiamo – aggiunge Pedrizzi – che associarci alle parole del Vescovo della Diocesi di Ventimiglia – Sanremo, Sua Eccellenza mons. Antonio Suetta che ha giustamente, da buon pastore, preso le distanze e condannato le manifestazioni palesemente dissacranti, blasfeme e anticristiane che hanno visto come loro teatro l’ultima edizione del Festival di Sanremo.”

“Si tratta – conclude il Presidente del CTS dell’UCID – di un uso strumentale del Festival e della televisione di Stato, di cui si sono rese protagoniste le solite pseudo élite minoritarie nel Paese e contrarie allo spirito della maggior parte del popolo italiano, sia credente che non credente, ma che ormai possono contare sulla assenza di controllo qualitativo e sulla connivenza della tv pubblica, a spese di tutti gli italiani che pagano il canone”.

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di Redazione - 8 Marzo 2021