Scandalo vaccini, Meloni: «Abbiamo assistito al più grande fallimento dell’Unione europea»
“Blocco delle dosi di Astrazeneca? Mossa di Draghi che condivido, ma sui vaccini assistiamo al più grande fallimento dell’Unione europea”. Giorgia Meloni, dai microfoni dii Radio 24 commenta le ultime notizie sulla campagna vaccinale. In grave ritardo anche per la pessima gestione del super-commissario Arcuri. E per gli errori di Bruxelles.
Vaccini, Meloni: l’Europa ha fallito
“Abbiamo avuto contratti capestro, in parte secretati“, accusa la leader di Fratelli d’Italia. Che sul tema ha sempre acceso i riflettori sulla trasparenza e la necessità di vigilare le scelte della Ue. “La questione – spiega la Meloni – andava gestita in modo diverso dall’inizio. Bisogna interrogarsi su come funziona l’Europa”.
“Le nostre proposte a favore dei cittadini”
“Sono contenta se le proposte che facciamo dall’opposizione vengano recepite dal governo. Noi le facciamo a favore degli italiani”. Così la Meloni a proposito del nuovo decreto. “Vedremo, non possiamo ragionare sulle indiscrezioni”.
Lo stop dell’Italia all’export di Astrazeneca
Le parole dure sui vaccini si riferiscono all’ultimo intervento italiano sul terreno dell’approvvigionamento. La decisione dell’Italia di bloccare l’esportazione di un lotto da 250mila dosi del vaccino Astrazeneca. Destinato all’Australia. Che ha generato un caso internazionale.
La reazione dell’Australia. Gli errori di Bruxelles
Secondo quanto riportano diversi media esteri, il ministro della Salute australiano Greg Hunt ha dichiarato di aver “sollevato la questione con la Commissione europea. Hunt in parte minimizza la portata dello stop all’export. Sostenendo di aver già ricevuto 300mila fiale dalla casa farmaceutica. Ma allo stesso tempo invoca un intervento di Bruxelles. Il capo del governo, Scott Morrison, chiede il rispetto degli accordi. Anche se dice di comprendere le regioni del governo Draghi. “In Italia le persone muoiono al ritmo di 300 persone al giorno. E quindi posso certamente capire l’alto livello di ansia che c’è in Italia e in molti paesi in tutta Europa”.
Roma fa da apripista per nuovi blocchi
La decisione dell’Italia in ogni caso fa da apripista a possibili nuovi stop da parte dei Paesi Ue. Si tratta infatti della prima applicazione delle nuove regole comunitarie introdotte per impedire l’export di vaccini anti Covid al di fuori dell’Unione. Un meccanismo nato dopo che la stessa AstraZeneca aveva ammesso che avrebbe mancato gli obiettivi di consegna per il primo trimestre.