Scontro in tv, Cruciani contro Claudia Fusani sui no vax. «Tu sei la professoressa e io lo str***o?»

26 Mar 2021 10:54 - di Giorgia Castelli
Fusani Cruciani

Giusto sospendere i medici e gli infermieri no vax? Giuseppe Cruciani e Claudia Fusani in studio da Paolo Del Debbio se le suonano di santa ragione. Il clima, si accende in un baleno. Dopo il caso della Regione Veneto, che ha deciso di sanzionare il personale sanitario che rifiuta il vaccino anti-Covid a fronte di un contagio ancora troppo alto, il conduttore chiede un commento ai suoi ospiti. e opinioni di Claudia Fusani e di Cruciani sono opposte.

Cruciani: «Non cominciare con la retorica…»

«Cruciani, con molta, pazienza, c’è una pandemia…», esordisce la giornalista di Tiscali. «Non cominciare con la retorica della pandemia», dice subito il conduttore della Zanzara su Radio 24. «Senti, tu devi far parlare. La retorica è quella che fai tu perché ripeti sempre le stesse cose», sbotta la giornalista. «Tu dici cose, diverse. Tu dici cose originali? Tu sei la professoressa e io lo str***o?», replica Cruciani. «Io cerco di spiegare… C’è l’articolo 32 della Costituzione che dice che si può obbligare il trattamento sanitario nel nome dell’interesse pubblico», ricorda la Fusani.

Fusani: «I no vax sono stati usati…»

«Fatelo! Fate con la legge! – sbotta Cruciani – io non sono contrario, fatelo». «C’è un disegno di legge depositato… e c’è anche una sentenza della Corte Costituzionale del 2018. Sai perché non si fa? Purtroppo in questo Paese dal 2013, alcune persone che si chiamano no vax e sono state usate dai populisti di destra e populisti di sinistra, hanno fatto un disastro per cui la politica ha paura a fare una cosa del genere». «Questo è un altro discorso – ribatte Cruciani – è legittimo essere no vax, come essere no Fusani o no Cruciani… Ma perché in nessun Paese c’è l’obbligo? In Francia solo il 30% del personale sanitario si è vaccinato».

Cruciani sul dl ristori

Nel corso della trasmissione si parla anche di lockdown e ristori. E Cruciani attacca: «Se Giuseppe Conte avesse fatto le stesse cose che ha fatto Draghi in questi giorni sulla questione ristori, e non solo, probabilmente lo avrebbero impiccato, crocifisso e saremmo stati qui a dire vergogna…».

 

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