Stazione Termini: uno stupro e un 90enne aggredito. Extracomunitari e romeni fanno i “padroni”
Alla Stazione Termini di Roma un’altra notte di paura. Un novantenne aggredito da due balordi. Un romeno tenta di stuprare una donna. Le misure anti Covid sono una manna dal cielo per chi delinque, una disperazione per chi le subisce. La sera tardi è un trauma. Tra via Giolitti, via Marsala e le altre strade limitrofe, come ci informa il Messaggero, c’è una sorta di terra di nessuno , “un campo di battaglia per la criminalità straniera”. Girare in quella zona con cellulare e oggetti personali di marca è una scommessa. “Ci sono le guerre fra diversi ceppi etnici. Barboni che per assicurarsi un posto al caldo sono capaci di tutto. Zuffe a colpi di machete o violente baruffe per avere il ricovero più sicuro. Del resto è sufficiente parlare con chi frequenta la stazione per capire cosa sia la paura di girare per strada e lo sconcerto di essere in una zona a due passi dal cuore di Roma”.
Stazione Termini, romeno tenta di stuprare una donna
Non male come incipit. Questa la cornice con cui il quotidiano romano dà conto sull’edizione di oggi dell’ultimo episodio criminale – tentativo di stupro. avvenuto nella notte. “Una donna che stava rincasando verso sera è stata stretta ad un angolo, palpeggiata, baciata. Protagonista un cittadino romeno che voleva violentarla. Le ha strappato i vestiti e ha iniziato dapprima a palpeggiarla per poi toccarla nelle parti intime. Il caso ha voluto che un passante che si trovava a pochi metri dell’aggressione con il suo cellulare abbia chiamato il numero unico di emergenza”.
Il racconto del Messaggero prosegue. Mentre la vittima cercava di divincolarsi in via Gioberti è arrivata una provvidenziale volante della polizia che ha bloccato il maniaco. L’uomo dovrà rispondere di violenza sessuale. Il romeno – leggiamo – era già stato arrestato per reati simili, ma poi lo avevano rilasciato, con l’obbligo di firma al commissariato Viminale. Chissà se questo nuovo arresto in flagranza di reato sarà sufficiente per rimanere in carcere?