Test salivare nelle scuole, rapido e senza fastidi per i bimbi. Ma in Italia ancora non si può fare
Da giorni si parla di riaperture delle scuole dopo Pasqua, delle modalità per garantirle in sicurezza, della possibilità di screening periodici per Covid-19, con test antigenici rapidi a tappeto secondo le ipotesi circolate riguardo al piano in costruzione. “Noi pensiamo che uno strumento ideale per questo tipo di attività di monitoraggio possano essere i tamponi salivari molecolari, facili da eseguire anche a casa o in classe. Peccato non si riesca in Italia a sdoganare questa metodica che ha le stesse tempistiche e qualità del tampone nasofaringeo, e richiede le stesse apparecchiature e modalità di processamento, ma porterebbe notevoli risparmi per la macchina organizzativa e meno invasività per i bambini”. Ne è convinto Gian Vincenzo Zuccotti, preside della Facoltà di Medicina dell’università Statale di Milano e direttore Pediatria e Pronto soccorso pediatrico dell’Asst Fatebenefratelli Sacco, ospedale dei bimbi Vittore Buzzi.
Il campione si potrebbe prelevare a domicilio
“Implementare questo strumento diagnostico – spiega interpellato dall’Adnkronos Salute – permetterebbe di liberare parte del personale oggi impegnato nei drive through e sempre più prezioso in tempi in cui si punta ad aumentare le vaccinazioni, e in cui gli ospedali sono ancora pieni. Si potrebbe addirittura raccogliere il campione autonomamente al domicilio in sicurezza, mettendo in bocca il tamponcino di cotone e poi chiudendolo nella provetta. O la maestra potrebbe dire ai ragazzi di tenerlo in bocca per un minuto, tempo sufficiente per la raccolta della saliva, e sembrerebbe quasi un gioco. Non aumenterebbero nemmeno i costi perché non si dovrebbero acquisire macchinari nuovi, i kit sono gli stessi del tampone molecolare nasofaringeo. Sarebbe un aiuto quando si ha a che fare con grandi numeri”.
In Italia il test ancora non passa
Il problema è che “questo test non si riesce ancora a far passare. Abbiamo scritto all’Istituto superiore di sanità, veicolato il messaggio attraverso la Regione, ma niente, siamo ancora in attesa di una risposta”. Zuccotti ha coordinato il gruppo di scienziati della Statale di Milano che diversi mesi fa ha messo a punto un tampone salivare, ottimizzando un protocollo dell’università di Yale disponibile in open science, facile da eseguire. Proprio pensando alla diagnosi differenziale per i più piccoli nella stagione invernale che allora era alle porte.
Negli Usa fanno largo uso del tampone salivare
A New York negli Usa fanno largo uso del tampone salivare, è un esame accettato anche in Francia e non solo. Ci sono località in cui si può prendere in farmacia, farlo e riconsegnarlo per l’analisi. Insomma è uno strumento utile per una sorveglianza attiva, anche perché si può ripetere più volte senza dare disagio, vista la facile raccolta del campione. E l’Italia quando lo rendere disponibile?