“Vaccinate i miei parenti”: il grillino Morra si scaglia contro il dirigente dell’Asl e si becca una denuncia

22 Mar 2021 11:33 - di Lucio Meo

Nei giorni della polemica sui vaccinati “panchinari” alla Scanzi, che hanno saltato la fila in Toscana grazie a una presunta lista di riservisti che si erano prenotati per un vaccino in assenza degli aventi diritto (anziani, disabili, medici, professori…), scoppia anche il caso del grillino Nicola Morra, protagonista di uno spiacevole episodio in una Asl della Calabria, raccontato dal Corriere della Sera.

Morra irrompe negli uffici della Asl per il vaccino dei suoceri

Siamo a Cosenza, sabato scorso, quando Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, arriva scortato negli uffici della centrale operativa territoriale dell’azienda sanitaria di Cosenza, in contrada Serra Spiga.Con tono definito «furente» – nel racconto del Corriere –  Morra si è scagliato contro il direttore Mario Marino e contro i cinque medici dello staff, tra cui due donne, indicandoli come incapaci perché non in grado di gestire la somministrazione dei vaccini… Morra contestava a Marino il fatto che da giorni al numero verde per le prenotazioni vaccinali nessuno rispondeva. A nulla sono valse le spiegazioni di Marino, il quale ha cercato di chiarire a Morra che quel numero non era più attivo e che bisognava prenotarsi utilizzando la piattaforma. Non pago della risposta, il presidente dell’Antimafia ha chiesto poi di consultare l’elenco delle persone che si erano prenotate”. La discussione è poi degenerata, con il direttore alle prese con un malore cardiaco. L’accusa? Per Morra i suoi parenti, forse i suoceri, di oltre 80 anni, i parenti della sua compagna, avevano diritto a fare il vaccino e non erano stati chiamati…

Contattato dall’Adnkronos in merito a quanto raccontato dal dirigente della Asp di Cosenza, il presidente della commissione antimafia Nicola Morra è lapidario: “Ho appena terminato un video, tra poco presumo di poterlo scaricare sulla mia pagina, perché non mi fido più di tanti giornalisti, quindi procederò in questo modo”.

Le accuse del dirigente al senatore grillini: “Mi ha aggredito, lo denuncio”

«Morra si è presentato sabato mattina mentre eravamo in piena attività, stavamo organizzando e pianificando l’attività di vaccinazione per questa settimana. E entrando e si è messo a urlare. Diceva ‘questo numero non funziona’, noi gli spiegavamo che non era più attivo per le prenotazioni, ma era tutto inutile. Poi ha chiamato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri e il commissario ad acta della sanità calabrese, Guido Longo, con i quali non credo abbia fatto una gran bella figura. Loro, i grillini, dovevano affossare il sistema, ma non ho mai visto uno della Prima Repubblica venire da noi comportandosi in quella maniera. Ma urlava non per un fatto di servizio pubblico, che riguardava i cittadini, ma perché i suoi parenti non erano stati chiamati. Dunque, per un fatto suo personale. Sta di fatto che alla fine ho avuto un malore. Lo querelerò per abuso di potere e forse anche interruzione di pubblico servizio”. A dirlo all’AdnKronos è il dottor Mario Marino direttore Igiene pubblica Direttore dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza.

“Era una furia, mentre noi cercavamo di spiegare…”

“E’ stato del tutto inutile spiegargli che ormai da quattro giorni per le vaccinazioni è partita la piattaforma informatica regionale – spiega Marino all’AdnKronos -, ha continuato a urlare. Questo è sicuramente abuso di potere, ma credo che querelerò Morra anche per interruzione di pubblico servizio, perché la sua ‘visita’ ha interrotto il nostro lavoro. In quel momento, quando lui è arrivato nella centrale operativa, c’erano sei medici che lavoravano sui tamponi, le visite domiciliari relative al Covid, quelle nelle Rsa e molto altro, poi c’erano altri due operatori che stavano stilando gli elenchi per le vaccinazioni da fare in questa settimana e altri due che si occupavano del contact tracing, e infine c’ero io con altri due medici, impegnati nella pianificazione della settimana. Morra è entrando, si è messo a strillare, bloccando l’attività”.

Poi Marino sottolinea: “Davvero non so perché l’ha fatto, cui prodest? Forse per via dei suoi due parenti, sicuramente indiretti perché parenti della moglie, che non erano stati vaccinati? L’ha probabilmente interpretata come lesa maestà, ma quei due parenti non erano neanche prenotati, perché chiamavano al numero sbagliato. Fra l’altro, i suoi due uomini della scorta mi hanno chiesto anche i documenti. Ma stavo forse commettendo un reato? Ripeto, non so perché l’ha fatto, ma so che anche a dicembre fece una piazzata contro l’Asp e contro l’Usca. Anche allora fece un casino, proprio come sabato da noi”.

Le difficoltà dell’Asl sui vaccini e l’arroganza di Morra

Infine, sul caos provocato da Morra nella Asl, Marino conclude: “Nella provincia di Cosenza abbiamo una rete vaccinale realizzata in meno di un mese e formata da 68 centri vaccinali anti Covid, alcuni meravigliosi. Nella città di Cosenza, per i vaccini abbiamo una palestra con sei box, un’altra in periferia, poi l’ospedale militare. Abbiamo fatto un buon lavoro. Purtroppo, com’è noto, il problema è la carenza dei vaccini, e Morra dovrebbe saperlo, essendo una persona di spicco di questa maggioranza e presidente della Commissione Antimafia. E’ da un anno che lavoriamo sotto pressione, dalle sei di mattina fino alle 11 di sera, alla fine il fisico ne risente. Io mi sono beccato crisi ipertensive ravvicinate, sono sotto terapia, ho uno stato ansioso e domani devo andare dallo psichiatra. Ho bisogno di curarmi. E poi mi devo sentire criticare da Morra? Per quale motivo? Non è così che fa un uomo di Stato. A causa di quello che è accaduto sabato ho avuto un malore, mi hanno riscontrato la pressione alta, 170 su 100. Sono stato malissimo, il dottore mi ha visitato e voleva ricoverami. Perché subire tutto questo?”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *