Addio a Lee Aker, la baby star de “Le avventure di Rin Tin Tin”, la serie che fece sognare i ragazzi
Il mondo della tv è in lutto: è morto Lee Aaker, la baby star protagonista de “Le avventure di Rin Tin Tin”. Nella popolare serie per ragazzi, in bambino prodigio interpretava l’orfano nel forte cresciuto con il pastore tedesco, amico a quattro zampe di tante avventure yankee. Uno dei tanti bambini prodigio sfornati dalla fabbrica dei sogni hollywoodiana che ha legato la sua notorietà a un titolo di successo in particolare. Pur avendo l’attore esordito prima e lavorato anche dopo in altre produzioni famose. E che, comunque, ha lasciato set e riflettori prima dei 20 anni, ripiegando in un privato che con Hollywood non avrebbe più avuto niente a che fare… Aker, infatti, riposta in soffitta la divisa da cowboy in erba, ha poi ha lavorato come falegname per due decenni. Quindi ha insegnato a sciare ai bambini svantaggiati e a persone con disabilità a Mammoth Mountain in California. Vivendo fino alla fine dei suoi giorni con la sua pensione di 1.500 dollari al mese…
È morto Lee Aker, star di Rin Tin Tin
Per tutti, però, nell’immaginario collettivo Lee Aaker è rimasto sempre Rusty, sodale del fedele pastore tedesco ne Le avventure di Rin Tin Tin: il popolare telefilm trasmesso negli Usa dal 1954 al 1959 dalla rete Abc. Una serie di successo che ha segnato la storia della tv dei ragazzi nell’Italia tra la fine degli anni ’50 e i ’60, al tempo della Rai in bianco e nero. Il successo chiave della vita di Aker, che ha legato indissolubilmente volto e nome alla sua interpretazione del piccolo Rusty: un bambino rimasto orfano durante un’incursione indiana. E salvato dai soldati di una postazione di cavalleria di stanza a Forte Apache. Rusty e il suo fedele cane Rin Tin Tin furono protagonisti di 164 puntate, con storie di frontiera che li vedevano muoversi nel Far West, tra tribù di indiani. Malviventi. E avventurieri di ogni sorta.
Il successo immediato e il declino repentino
L’ex attore è morto a Mesa, in Arizona, per le conseguenze di un ictus. Aveva 77 anni. Il decesso risalirebbe al 1 aprile: lo ha annunciato oggi a The Hollywood Reporter Paul Petersen, l’ex star di Donna Reed Show, da tempo uno dei principali sostenitori degli ex attori bambini. Sull’ex baby prodigio Petersen svela retroscena drammatici che mal si coniugano con l’immagine di quel ragazzino paffutello e felice che ha siglato a caratteri indelebili uno dei successi tv più amati di sempre. Secondo quanto ricostruito da Hollywood Reporter, infatti, Aker ha combattuto a lungo contro l’abuso di droghe e alcol. Chiuso nella morsa della solitudine e di una vita difficile, che alla fine dei suoi giorni gli hanno concesso solo un solo un parente. Che, tuttavia, «non poteva neanche aiutarlo». Tanto che, ha sottolineato Petersen, il certificato di morte di Aaker lo registra come un «defunto indigente».
Aker recitò anche con John Wayne e Barbara Stanwyck
Nato a Inglewood, in California, il 25 settembre 1943, Lee William Aaker esordì in piccole parti in film come Il più grande spettacolo del mondo (1952) e Mezzogiorno di fuoco (1952). Diede particolare prova del suo talento interpretando il figlio rapito di uno scienziato nucleare (Gene Barry) in La città atomica (1952). Prestò mimica e acerbe fattezze al primogenito della proprietaria di una fattoria dell’Arizona (Geraldine Page al suo debutto cinematografico) in Hondo (1953) con John Wayne. E, sempre nelle vesti di “figlio di”, interpretò anche il ruolo del bambino di una donna disperata (Barbara Stanwyck) che cerca di salvare il marito intrappolato (Barry Sullivan) in La marea della morte (1953). È poi apparso in Arena (1953) e in Allegri esploratori (1953).
Le ultime apparizioni in tv dopo Rin Tin Tin
Ma è l’esordio in Rin Tin Tin che avrebbe consegnato a Lee Aker la fama. In un’intervista del 2011, lui stesso ha raccontato di aver ricevuto 250 dollari a episodio all’inizio delle riprese di Rin Tin Tin, con il suo stipendio che era cresciuto fino a 500 dollari con l’ultima stagione. Sintomo di una popolarità crescente e progressivamente remunerativa. Picchi, di fama e di guadagni, più raggiunti dopo. Quando l’attore ha continuato per un po’ a recitare in tv con The Donna Reed Show. Route 66 e Il magico mondo di Disney. E con l’ultima apparizione cinematografica in Ciao ciao Birdie (1963): il canto del cigno in una carriera breve, ma intensa.