Addio a Milva, la rossa della canzone italiana. La chiamavano la pantera di Goro (video)
È morta Milva. La cantante e attrice teatrale dai capelli rossi aveva 81 anni e viveva a Milano. Era malata da tempo e da anni era lontana dalle scene. La chiamavano la pantera di Goro, nell’epoca in cui alcune cantanti avevano appellativi “animaleschi”. Erano gli anni in cui rivaleggiava con l’aquila di Ligonchio (Iva Zanicchi) e la tigre di Cremona (Mina).
Da tempo Maria Ilva Biolcati, questo il suo nome dietro lo pseudonimo, aveva perso coscienza del tempo e della memoria. Viveva nella casa di via Serbelloni, pieno centro di Milano, con l’assistente Edith e la figlia, Martina Corgnati, critica d’arte.
Milva, nel 2010, dopo aver pubblicato il terzo album scritto e prodotto per lei da Franco Battiato (dopo Milva e dintorni del 1982 e Svegliando l’amante che dorme del 1989), intitolato Non conosco nessun Patrizio e balzato immediatamente nella top 20 dei dischi più venduti in Italia, aveva annunciato il suo addio alle scene, dopo mezzo secolo di palcoscenico.
Milva annunciò l’addio alle scene per la malattia
“Ritengo che proprio questa speciale combinazione di capacità, versatilità e passione sia stato il mio dono più prezioso e memorabile al pubblico e alla musica che ho interpretato e per quello voglio essere ricordata. Oggi questa magica e difficile combinazione forse non mi è più accessibile: per questo, dato qualche sbalzo di pressione, una sciatalgia a volte assai dolorosa, qualche affanno metabolico; e, soprattutto, dati gli inevitabili veli che l’età dispiega sia sulle corde vocali sia sulla prontezza di riflessi, l’energia e la capacità di resistenza e di fatica, ho deciso di abbandonare definitivamente le scene e fare un passo indietro in direzione della sala d’incisione, da dove posso continuare ad offrire ancora un contributo pregevole e sofisticato”, aveva detto all’epoca.
Un mese fa aveva ricevuto il vaccino anti Covid
Il 26 marzo scorso Milva aveva anche ricevuto il vaccino contro il Coronavirus. “Io mi vaccino perché tengo alla mia vita a e alla vita altrui”, aveva scritto sulla sua pagina Facebook, “Fatelo anche voi. Abbiamo bisogno di tornare alla vita di prima, e di abbracciare i nostri cari. Tutti quanti insieme possiamo farcela a sconfiggere questo virus”. Pensava davvero di farcela la pantera di Goro, pensava di poter pian piano tornare a una vita normale, che avrebbe avuto i soliti problemi di salute ma almeno sarebbe stata meno solitaria e mesta.
Milva era una interprete particolarmente versatile. Aveva affrontato, nel corso della sua carriera, i repertori più variegati, dalla musica “leggerissima” a quella colta e d’autore. Aveva interpretato i brani di autori come Mikroutsikos, Vangelis, Battiato, Jannacci, Tutino. Resta tuttavia, la sua immagina iconica di interprete del teatro di Bertold Brecht e dei brani di Astor Piazzolla. Ecco alcuni video delle sue interpretazioni migliori.