Bocciata la mozione di FdI in Senato, il cashback è salvo. La maggioranza chiede solo dei correttivi
L’Aula del Senato ha respinto la mozione di FdI che chiedeva lo stop al cashback, misura volta a incentivare l’uso del pagamento digitale. Contrari alla richiesta del partito di Giorgia Meloni sono stati 114 senatori, a favore 20, astenuti 89. Ad astenersi Lega, Forza Italia e Italia Viva.
FdI ricorda che il cashback ci costa 5 miliardi
Lo stop al cashback è stato sollecitato da FdI in più occasioni. “Una stupidaggine che ci costa 5 miliardi”, l’aveva liquidata con queste parole Giorgia Meloni in un’intervista a La Stampa. Una proposta che aveva fatto breccia anche su sponde distanti dai sovranisti.
Fazzolari: “La lotteria degli scontrini si fa solo in Zimbabwe”
“Il cashback è uno strumento che non ha trovato riscontri in altre nazioni, fatta eccezione per lo Zimbabwe, dove la locale lotteria degli scontrini era stata vinta direttamente dal presidente Mugabe. Questo per dire che ci troviamo di fronte ad una vera e propria follia ideologica per la quale il minimo che si possa fare è la sua soppressione per destinare i suoi 5 miliardi alle aziende in difficoltà e per difendere i posti di lavoro a rischio”. Così Giovanbattista Fazzolari, nella dichiarazione di voto sulla mozione cashback respinta dal Senato e sostenuta solo da Fratelli d’Italia.
“Noi siamo coerenti, Salvini, Forza Italia e Renzi no”
“Fratelli d’Italia – sottolinea Fazzolari, che responsabile del Programma di FdI, – aveva chiesto di discutere la mozione prima del Dl Sostegni, come il regolamento del Senato avrebbe previsto, ma da un Palazzo che non si fa problemi a disattendere la legge sul funzionamento del Copasir ormai siamo abituati a tutto”.
“Siamo davanti a una ecatombe economica e occupazionale – conclude Fazzolari – non è il momento delle battaglie ideologiche contro il contante ma il momento della serietà. A parole Salvini, Forza Italia, Renzi e perfino parte del Pd si sono dichiarati contrari al cashback, purtroppo solo FdI ha l’abitudine di far seguire alle parole i fatti”.
Cashback, con la proposta FdI anche Calenda
“Proposta condivisibile la sosterremo”. Lo ha scritto Carlo Calenda su Twitter sulla proposta di Fdi rilanciata sui social da Giorgia Meloni. “Le chiusure di Pasqua -scrive Meloni- hanno inferto un altro colpo a tanti comparti, ma i ristori sono rimasti insufficienti. Oggi in Senato ci sarà un voto e le forze politiche si assumeranno una responsabilità precisa. Confido che l’intero Parlamento sostenga questa proposta di buon senso”.
La maggioranza, però, ha riscontrato la necessità di un correttivo robusto a questa misura. Una presunta mancetta per i consumatori italiani, che porta pochi benefici effettivi alla nostra economia.
Forza Italia: “Il cashback ha molte criticità”
Sul cashback “nei primi mesi dall’avvio del programma, sono emerse alcune criticità”, anche per questo il Senato “impegna il Governo ad approfondire il monitoraggio del Programma Cashback, anche al fine di adottare eventuali provvedimenti correttivi, con una valutazione retrospettiva di costi e benefici in un quadro più generale di riforma e di modernizzazione in senso digitale del sistema dei pagamenti effettuati al di fuori dell’esercizio dell’attività di impresa, arte o professione”. Lo si legge nella mozione di maggioranza al Senato sul cashback.
“La mozione di maggioranza è una realistica presa d’atto delle criticità emerse nella sperimentazione del cashback, e l’impegno chiesto al Governo di valutare i correttivi necessari consentirà di mettere a punto i numerosi rilievi mossi dalle associazioni dei commercianti. Forza Italia ritiene quindi giusto fare il tagliando a una misura i cui costi –quasi cinque miliardi– finora hanno ampiamente superato i benefici”. Lo afferma Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato.