Coppia massacrata a Reggio Emilia. Chi è Marco Eletti, il figlio scrittore. “Voleva realizzare il delitto perfetto”
Neanche Alberto Bevilacqua, che scrisse il romanzo GialloParma, avrebbe immaginato una trama come quella che in queste ore, nella vicina Reggio Emilia, ha come protagonista in queste ore Marco Eletti, 33 anni. Scrittore di horror e gialli. Fermato per un duplice omicidio che ricorda il caso di Brenno Neumair a Bolzano.
Il delitto di Reggio Emilia come in un romanzo di Bevilacqua
Eletti, che è impiegato in un’agenzia di comunicazione, deve rispondere dell’omicidio del padre e del tentato omicidio della madre. Secondo gli inquirenti «è come se avesse tratteggiato la trama di uno dei suoi libri, ma ha sbagliato molte cose». Di questo sono convinti gli inquirenti, coordinati dal pm Piera Cristina Giannusa.
Dietro ai fatti di sangue di sabato pomeriggio nell’abitazione di via Magnanini a San Martino in Rio, ci sarebbe un giallo mal scritto. Dopo un lungo interrogatorio, ieri mattina il giovane, che ha pubblicato thriller e racconti di fantascienza, è stato sottoposto a stato di fermo. Gli inquirenti sono convinti che sia stato lui a uccidere a martellate il padre, il 58enne Paolo Eletti. Avrebbe poi tentato di uccidere anche la madre, la 54enne Sabrina Guidetti, gravissima al Santa Maria Nuova.
Chi è Marco Eletti e perché la sua versione non regge
L’ipotetica «trama» ideata dal killer scrittore sarebbe stata questa. Il giovane voleva fare credere che la madre avesse ucciso il padre e poi avesse tentato di togliersi la vita. Lui ha fatto credere agli inquirenti di essere andato a casa dei genitori per un saluto. Ha detto di averli trovati agonizzanti e di aver dato l’allarme. In effetti, all’inizio, gli inquirenti avevano avvalorato la prima ipotesi. Ma qualcosa è andato storto nella sua versione dei fatti.
Secondo la Procura i fatti sarebbero andati diversamente. Con un martello, Marco avrebbe colpito alla testa il padre, uccidendolo. Poi, con un coltello, si sarebbe scagliato contro la mamma ferendola alle braccia e ai polsi. Prima di colpire i due genitori il 33enne li avrebbe narcotizzati.
Il movente? Forse l’utilizzo dell’abitazione dei nonni paterni di Marco, rimasta vuota in ottobre dopo la morte della nonna per Covid. Un movente economico, dunque. Come nel più banale dei gialli.