Coprifuoco, FI si schiera con Salvini. Tajani: «Verifica tra 10 giorni. Se ok, si sposta alle 23»

22 Apr 2021 13:57 - di Redazione
Salvini

Matteo Salvini sta con Draghi. «Pd e 5Stelle sperano che la Lega esca dal governo? Se lo scordino!», quasi urla il Capitano durante la riunione online della segreteria del partito. Una risposta immediata a chi, dentro e fuori il Carroccio, aveva intravisto nell’astensione dei ministri in Cdm sul decreto del coprifuoco l’inizio dello sganciamento dal premier. «Dobbiamo tenere duro -ha aggiunto Salvini -. Siamo entrati in un governo strano ma abbiamo le spalle larghe». Ma la fiducia, sottolinea, «la Lega l’ha data a Draghi e non a Speranza e ai chiusuristi». E ancora: «Il nostro obiettivo è la libertà. Senza supporto scientifico è folle pensare che dopo le 22 uno debba giustificare di essere per strada, nel Paese dove lavora e paga le tasse».

Salvini: «Noi fuori dal governo? Pd e 5S se lo scordino»

E a chi parla di crisi di consensi replica con il numero dei tesserati. «Il 2021 – annuncia – si concluderà col record storico di iscrizioni alla Lega». L’ora di coprifuoco in meno (con inizio dalle 23 piuttosto che dalle 22) sta innervosendo la maggioranza. Tanto più che l’offensiva di Salvini fa breccia anche in Forza Italia. Da Bruxelles è Antonio Tajani a segnalare l’insofferenza dei berlusconiani. Chiede, infatti, che «nel giro di una settimana, dieci giorni», previa verifica dei dati del contagio «si possa spostare il termine della chiusura dalle 22 alle 23».

Fedriga: «Tutte le Regioni favorevoli all’ora in meno»

Un ulteriore aiuto arriva a Salvini da Massimiliano Fedriga. Non in veste di leghista, che sarebbe scontato, ma di presidente della conferenza Stato-Regioni. A conferma che anche governatori del Pd come Bonaccini mordono il freno sul coprifuoco. «Qualcuno mi spieghi perché un’ora di distanza farebbe schizzare i contagi in alto», chiede non senza una punta polemica il presidente del Friuli Venezia-Giulia, ricordando come lo spostamento dalle 22 alle 23 sia stata presa «all’unanimità» in Conferenza delle Regioni. «Tutte le proposte – ha sottolineato da Radio Kiss-Kiss – sono condivise da Nord a Sud e da destra a sinistra. Nella concretezza del quotidiano, abbiamo superato le divisioni partitiche»

 

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