Covid, 14.761 nuovi casi e 342 morti. Rezza: “Con il vaccino CureVac siamo in dirittura d’arrivo”
Sono 14.761 i contagi da Coronavirus in Italia oggi, 23 aprile, secondo i dati regione per regione del bollettino della Protezione Civile. Nella tabella del ministero della Salute, registrati nelle ultime 24 ore altri 342 morti che portano il totale a 118.699 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di Covid-19. Sono in lieve calo, dunque, contagi e decessi rispetto alla giornata di ieri. Eseguiti 315.700 tamponi, il tasso di positività è al 4,6%. “Siamo in una situazione che va migliorando ma siamo ancora nell’epidemia”, ha detto Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero. Il numero delle rianimazioni scende, comunque, per la prima volta da oltre un mese, sotto 3.000.
Covid, Rezza: “In dirittura d’arrivo i dati del vaccino CureVac”
Buone notizie dal fronte vaccini. Se ieri Reithera ha comunicato la sperimentazione spedita del vaccino italiano, oggi Gianni Rezza ha fornito nuovi dati su un altro vaccino anti-Covid: “Dovremmo avere in dirittura d’arrivo a maggio i dati del trial di Fase 3 di un nuovo vaccino a mRna, il tedesco CureVac. E speriamo che i dati possano essere confortanti. Perché, mentre le aziende stanno andando a chiedere l’autorizzazione alle agenzie regolatorie, già hanno iniziato la produzione: e ci conforta il fatto che probabilmente avremo nuovi vaccini a disposizione”. “Sappiamo – prosegue – che l’unico modo reale che abbiamo per cercare di tenere a freno la circolazione virale senza prendere misure restrittive alla fine è proprio la vaccinazione. Quindi speriamo che la campagna vaccinale continui aumentando il numero di vaccinazioni. Vaccinando 500mila persone al giorno – conclude Rezza – l’obiettivo di tenere a freno il virus è certamente a portata di mano”.
Covid, vaccino CureVac a fine maggio
Avremo un’arma in in più nella lotta al coronavirus: il vaccino tedesco CureVac sarebbe il quinto composto approvato in Ue; il terzo però a Rna messaggero: cioè sviluppato con la stessa tecnica già utilizzata per i vaccini Pfizer e Moderna. Con due ulteriori vantaggi per l’Europa e l’Italia: ha raccontato a ilfattoquotidiano.it Franz-Werner Haas, amministratore delegato di CureVac: “è prevista una produzione fino a 300 milioni di dosi nel 2021″. La maggior parte andrebbero ai Paesi Ue. Inoltre, il composto tedesco si conserva a una temperatura di 5 gradi per almeno tre mesi. Un fattore che facilita notevolmente la gestione delle fasi di trasporto e stoccaggio.
Infine, il composto di CureVac permette “con basse dosi di mRNA” di “generare comunque una risposta immunitaria equilibrata”. “A Tubinga, sede dell’azienda tedesca, sperano di avere il via libera entro fine giugno”, leggiamo sul Fatto. Ma giovedì il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa Nicola Magrini ha annunciato una accelerazione: “Siamo a un ottimo punto, e pensiamo per fine maggio, massimo inizio giugno, di vederlo registrato in Europa”.