Def, l’allarme di Pedrizzi (Federproprietà): “Una follia qualsiasi ipotesi di patrimoniale”
Parere favorevole dalla commissione Difesa della Camera al Documento di economia e finanza (Def) messo a punto dal governo. La proposta di parere è stata approvata a larghissima maggioranza.
Via libera al Def in Commissione Difesa
“Il Documento di economia e finanza 2021 – ha affermato il presidente della commissione Gianluca Rizzo a conclusione dei lavori – evidenzia al contempo la situazione di criticità della nostra economia in seguito alle disposizioni di contrasto alla pandemia e la nuova fase che si apre con il progredire della vaccinazione di massa, con le misure di sostegno ai settori più colpiti , con la politica delle riaperture e del ritorno graduale alla vita normale”.
L’allarme di Pedrizzi (Federproprietà) sulla patrimoniale
“Periodicamente emergono proposte di introduzione della patrimoniale da alcune forze politiche o più o meno velati suggerimenti da organismi e istituzioni europee: ipotesi che sarebbero devastanti per la nostra economia, soprattutto se poste in alternativa a un cattivo utilizzo del Recovery Fund, che nel Def viene considerato utile anche a una riduzione graduale dell’indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni. Immaginare di poter tassare i patrimoni degli italiani per ridurre il debito o fronteggiare promesse fatte sul Recovery e non mantenute sarebbe un autogol clamoroso per il Paese e una mazzata per il settore immobiliare. Così come quella generica introduzione del Def, nella quale si parla di una “articolata revisione” del sistema fiscale, rischia di diventare il grimaldello per un intervento a gamba tesa sui patrimoni immobiliari”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, vicepresidente di Federproprietà.
La ricetta per rilanciare l’economia
“ Per la ripresa economica post Covid occorre rilanciare i consumi, per far ripartire la produzione di beni e servizi e non tassarli per scoraggiarli e aiutare il settore che più crea occupazione generalizzata e muove tutti gli altri settori indotti (dalla produzione del cemento, alle piastrelle, ai prodotti di arredo, all’elettricità, alle rubinetterie, al mobile ed agli infissi). Un settore che già oggi sconta una patrimoniale sugli immobili – l’IMU – , che pesa per 22 miliardi. Ancora una volta, per l’ennesima volta, con la buona intenzione di riordinare il sistema fiscale, che pur è necessario, si torna alla carica per introdurre tasse sul patrimonio, come se in Italia non esistano già altre tasse di questo tipo in una fase in cui tutte le persone oneste, proprietari di case, stanno vivendo la terribile ingiustizia per il continuo blocco degli sfratti, che consente anche ad un moroso incallito, che non paga l’affitto e le spese condominiali da anni, di non restituire la casa, pur avendo una esecuzione di sfratto emessa da un tribunale, quando non si conosceva neanche l’esistenza del Covid”
Federproprietà perciò chiede la cancellazione almeno dell’Imu per il 2021 per tutti i proprietari interessati, ai quali è stato imposto di mantenere il proprio inquilino moroso. “Il proprietario almeno non venga gravato di tasse su qualcosa di cui non può disporre. Se si vuole aiutare con questo provvedimento inquilini onesti in situazione di reale necessità, si potrebbe intervenire: o erogando degli indennizzi adeguati ai proprietari o indennizzando gli stessi affittuari, tutelando da una parte il proprietario di case e dall’altra il conduttore indigente”, conclude Pedrizzi.