Editoria: attacchi a Sansonetti e al “Riformista”, Mollicone: “Solidarietà e vicinanza di FdI”

16 Apr 2021 19:56 - di Redazione
Sansonetti

Querelare i giornalisti che indagano, fanno domande e soprattutto esprimono dissenso è diventato sport molto praticato. Lo sa bene Piero Sansonetti, ultimo in ordine di tempo a riceverne. “Esprimiamo la nostra solidarietà alla testata il Riformista, voce di coraggio su molti temi delicati. Uno di questi è certamente la vicenda del sistema Palamara che sembra tuttora persistere all’interno della magistratura offuscando il valido e coraggioso lavoro di molti magistrati onesti ed equilibrati. A Piero Sansonetti e al giornale che dirige rivolgiamo la nostra vicinanza”. La solidarietà a Sansonetti  arriva da Federico Mollicone di FdI. “Sansonetti e il quotidiano che dirige sono “sotto attacco”, leggiamo sull’editoriale del quotidiano on line.

Mollicone: “Solidarietà a Sansonetti e al Riformista”

Proprio il direttore aveva informato della vicenda che lo ha visto protagonista. Ricevendo a casa ben due notifiche: una della procura di Lodi. “Era un avviso di chiusura indagini su di me, sollecitate da una querela del procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato. Mi sono un po’ innervosito. Cinque minuti dopo hanno suonato di nuovo. Di nuovo il vigile, di nuovo gentilissimo, di nuovo una busta verde. Era l’ avviso di chiusura indagini su di me, sollecitate da una querela dell’ex Pm palermitano Guido Lo Forte”.

La censura a Sansonetti

Prosegue il direttore, che ha ricevuto un’ondata di solidarietà: “Dopo mezz’ora il postino mi ha portato due raccomandate. Venivano dall’Ordine dei giornalisti. Riguardavano dei provvedimenti disciplinari dell’Ordine contro di me. Il primo era – per mia fortuna – di archiviazione. Il secondo di censura. Il primo, da quello che ho capito, era stato sollecitato da un giornalista del Corriere della Sera (Bianconi, suppongo), il secondo dall’ex giudice di Cassazione Antonio Esposito. Bianconi – scrive Sansonetti – si lamentava per un articolo del Riformista. Nel quale si riferiva di una sua telefonata nella quale il giornalista avvertiva Luca Palamara che erano state aperte delle indagini su di lui; quando queste indagini erano ancora segrete. Il Consiglio di disciplina dell’ordine ha accertato che il fatto è vero: ci sono i file audio sequestrati a Palamara, e dunque ha dovuto archiviare. Anche perché Bianconi è un semplice giornalista, non è un magistrato”.

Mollicone: “Spiace l’atteggiamento di Verna (Odg)”

La cosa grave si trova nella seconda raccomandata: “Il secondo esposto invece è stato in larga parte accolto ed è stata decisa a mio carico una censura. Che è una misura grave, specialmente per un direttore di giornale”. Aggiunge Mollicone in proposito. “Spiace  l’atteggiamento del presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna. Che ha rivolto toni denigratori verso un direttore e una redazione che per istituto dovrebbe difendere da eventuali aggressioni esterne. Proprio Verna lo avevamo apprezzato nella difesa del giornalista Silvio Leoni – ingiustamente rinviato a giudizio e poi archiviato –. Con l’unica colpa di aver intervistato il presidente di un Tribunale: per questo Leoni subì perquisizioni e il sequestro del telefono personale. Sulla vicenda abbiamo già annunciato un question time al Ministro Cartabia per chiedere che invii gli ispettori alla procura di Ancona”.

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